Con molta probabilità la nascita di questo celebre assolo per flauto è collegata alla richiesta fatta a Debussy dall'amico Gabriel Mourey di comporre le musiche per il suo lavoro Psyché. Scritto per il flautista Louis-Francois Fleury, questo breve brano - intitolato in un primo momento La flùte de Pan e ispirato all'amore del dio Pan per la ninfa Syrinx - testimonia ancora una volta, dopo il Prélude à l'après-mìdi d'un faune, di cui sembra evocare le atmosfere, del grande fascino esercitato dal flauto su Debussy.
Stefano Catucci
Nel Prélude a l'après-midi d'un faune Debussy aveva per così dire reinventato il flauto: dalla tradizionale simbologia bucolica, lo strumento si fa espressione di malia incantatrice e sensuale, anelito erotico, malinconia ed estasi. Questo nuovo strumento si ripropone in Flùte de Pan, musica di scena per il dramma di Gabriel Mourey Psiché (1913), che diverrà celeberrimo col titolo Syrinx, attribuitogli in occasione della pubblicazione postuma (1927). Si tratta di un assolo articolato in tre sezioni (le stanghette di battuta furono introdotti dall'editore), ciascuna delle quali è aperta da uno stesso tema cromatico, con figure in ritmo puntato. Nella prima sezione l'arabesco della frase iniziale è subito ripetuto generando una variante che si sviluppa dal grave all'acuto; nella seconda sezione, che è la più estesa e si conclude con dei trilli, il tema parte dal registro centrale dello strumento; nella terza il flauto discende dall'acuto al grave, in progressivo rallentando.
Cesare Fertonani