Molto prima di stabilirsi negli Stati Uniti Stravinskij si era interessato a una musica tipicamente americana come il jazz, in cui evidentemente trovava novità ritmiche molto stimolanti. Così compose il Ragtime per 11 strumenti nel 1918 e la Piano-Rag-Music nel 1919 (quest'ultimo lavoro è dedicato ad Artur Rubinstein, che però non l'incluse mai nel suo repertorio). I moduli ritmici del jazz vengono qui scomposti e rimontati con la massima libertà da Stravinskij, che se ne serve come di un lasciapassare verso l'uso di ritmi sincopati, spostamenti d'accento, cambiamenti di tempo d'ogni genere. Come scrive Vlad, «sul mare mosso di ritmi che si urtano continuamente appare di tanto in tanto una convulsa formuletta sincopata: come un relitto che scompare subito nel gorgo di quei vortici inesorabili», con una violenza ritmica che porta la temperatura fino «al calor bianco».
Mauro Mariani