Pastorale, romanza senza parole per soprano e pianoforte


Musica: Igor Stravinskij (1882 - 1971)
Organico: soprano, pianoforte
Composizione: Ustilug, 1907
Edizione: Jurgenson, Mosca, 1910
Dedica: Nadejda Rimskaja-Korsakov
Guida all'ascolto (nota 1)

Scritta immediatamente dopo lo Scherzo fantastico, la Pastorale fu l'ultimo pezzo di Strawinski che conobbe Rimski-Korsakov. E' una pagina molto semplice, di una squisita freschezza. E quale differenza nella realizzazione di questa composizione rispetto alle prime!

Una voce di soprano modula una melodia senza parole, un vocalizzo che sarà arricchito, dal punto di vista espressivo, dall'armonia e da un contrappunto di carattere agreste che non cessa di dialogare con essa nel modo più vivo e delicato.

I due canti sono condotti da una linea melodica che sembra imitare il suono di una cornamusa, mentre il fondamento tonale si fa sentire come un pedale ostinato; il loro procedere è stabilito in modo da insistere sulle note più sensibili dell'armonia, ritardando maliziosamente le soluzioni desiderate, senza tuttavia ingannarci con ambigue conclusioni. Ne risultano. contemporaneamente due effetti in apparenza contraddittori: la melodia si culla semplicemente, indifferente, come se fosse disinteressata a ciò che dice. L'armonia, al contrario, si tende come una molla. La combinazione di questi due effetti è sorprendente; ogni volta che si ascolta la Pastorale si ha l'impressione di gustare del ghiaccio deliziosamente aromatizzato.

Paul Collaer


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 19 novembre 1968


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Ultimo aggiornamento 22 marzo 2013