Scritta immediatamente dopo lo Scherzo fantastico, la Pastorale fu l'ultimo pezzo di Strawinski che conobbe Rimski-Korsakov. E' una pagina molto semplice, di una squisita freschezza. E quale differenza nella realizzazione di questa composizione rispetto alle prime!
Una voce di soprano modula una melodia senza parole, un vocalizzo che sarà arricchito, dal punto di vista espressivo, dall'armonia e da un contrappunto di carattere agreste che non cessa di dialogare con essa nel modo più vivo e delicato.
I due canti sono condotti da una linea melodica che sembra imitare il suono di una cornamusa, mentre il fondamento tonale si fa sentire come un pedale ostinato; il loro procedere è stabilito in modo da insistere sulle note più sensibili dell'armonia, ritardando maliziosamente le soluzioni desiderate, senza tuttavia ingannarci con ambigue conclusioni. Ne risultano. contemporaneamente due effetti in apparenza contraddittori: la melodia si culla semplicemente, indifferente, come se fosse disinteressata a ciò che dice. L'armonia, al contrario, si tende come una molla. La combinazione di questi due effetti è sorprendente; ogni volta che si ascolta la Pastorale si ha l'impressione di gustare del ghiaccio deliziosamente aromatizzato.
Paul Collaer