Four Norwegian Moods

Arrangiamento di "Les cinq doigts" per pianoforte

Musica: Igor Stravinskij (1882 - 1971)
  1. Intrada
  2. Song
  3. Wedding Dance
  4. Cortège
Organico: 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 4 corni, 2 trombe, 2 tromboni, basso tuba, timpani, archi
Composizione: Hollywood, 18 agosto 1942
Prima esecuzione: Cambridge, Sanders Theatre, 13 gennaio 1944
Edizione: Associated Music Publishers, New York, 1944
Guida all'ascolto (nota 1)

Stravinsky si stabilì negli Stati Uniti nel 1939, dopo aver svolto un corso di poetica musicale alla Harvard University di Boston. Nel 1945 egli diventò cittadino americano e in quei primi anni di residenza nella nuova patria d'elezione scrisse varie composizioni di maggiore o minore qualità musicale, tra cui la trascrizione per coro misto e orchestra dell'inno nazionale americano La bandiera stellata, le Danze concertanti commissionategli dall'orchestra Werner Janssen di Los Angeles, l'ironico pezzo pianistico Circus Polka, le Scènes de ballet, un lavoro adattato all'orchestra jazz Ebony Concert, la Sonata per due pianoforti e i Four Norwegian Moods, che risalgono al 1942. Quest'ultima composizione era stata concepita originariamente come musica di commento per un film sull'invasione nazista della Norvegia. Pur accettando di scrivere la musica per il film, Stravinsky rifiutò ogni compromesso con i sistemi dell'industria cinematografica, opponendosi a qualsiasi manomissione e arrangiamento della partitura. Egli stesso ricordando questo episodio nei «Colloqui» di Robert Craft così commentò: «Vogliono il mio nome, non la mia musica: mi sono stati offerti persino centomila dollari per imbottire di musica un film, e quando rifiutai, mi si disse che avrei potuto ricevere la stessa somma se ero disposto a permettere che qualcun'altro componesse la musica a nome mio».

Per questa ragione Stravinsky ritirò la sua musica e ne fece un pezzo autonomo, conosciuto anche come Quatre pièces à la norvegienne intitolati: Introduzione, Canzone, Danza nuziale, Corteo. Il musicista si servì di motivi popolari norvegesi, tratti da una raccolta di musica folclorica della Norvegia trovata in un negozio di libri usati a Los Angeles: son pagine piacevolmente melodiche, che segnano oltre tutto il ritorno dopo due decenni, del compositore alla grande tematica del folclore, questa volta non di estrazione russa.


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 7 dicembre 1980


I testi riportati in questa pagina sono tratti, prevalentemente, da programmi di sala di concerti e sono di proprietà delle Istituzioni o degli Editori riportati in calce alle note.
Ogni successiva diffusione può essere fatta solo previa autorizzazione da richiedere direttamente agli aventi diritto.


Ultimo aggiornamento 5 febbraio 2014