Trois Histoires pour enfants

per voce e pianoforte

Musica: Igor Stravinskij (1882 - 1971)
Testo: Stravinskij da testi popolari russi tradotti in francese da Charles-Ferdinand Ramuz
  1. Tilimbom
  2. Les canards, les cygnes, les oies...
  3. Chanson de l'ours
Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1915 - 1917
Edizione: J. & W. Chester, Londra, 1920
Dedica: al figlio Svjatoslav Soulima

Stravinskij ha orchestrato Tilimbom nel 1923
Testi (nota 1)


TlLIMBOM

La casa della capra è in fiamme: il gallo, la gallina e il gatto accorrono per spegnere l'incendio mentre il caprone se ne sta in disparte seccato da tanto frastuono.

LES CANARDS, LES CYGNES, LES OIES

Le anatre, i cigni e le oche giungono dalla Savoia accolti con molta ospitalità dalla cìmice e dal pidocchio.
CHANSON DE L'OURS

Il y avait dans le temps
un vieux et une vieille qui n'avaient pas d'enfants.
La vieille a dit au vieux: «Va me chercher du bois».
«On y va», dit le vieux, le vieux dit qu'il y va.
Et en effet il y va, rencontre l'ours, «Tiens, c'est toi!
On te connaît. Veux-tu lutter avec moi?»
Le vieux a pris une hache, lui a coupé la patte.
Voilà que le vieux s'en revient et il tient la patte à la main:
«C'est un bon dîner pour demain».
La vieille racle, frotte, nettoie,
l'ours n'est pas content,
il a été se laver dans le ruisseau,
il s'est fait une patte en bouleau.
Puis il est venu devant chez le vieux,
et il chante à la vieille au vieux:
Grince, grince, grince patte en bouleau.
Dedans, dehors gens et choses, tout dort.
Gens et choses, tout qui repose...
Seule, sans vergogne dort pas,
racle, grogne, est à sa besogne,
la vieille charogne.
Sous le pétrin renversé
le vieux s'est ensauvé;
sous les chemises sales la vieille a été se cacher;
dans la maison l'ours est entré.
Sous le pétrin renversé
les dents du vieux se sont mises à claquer;
Sous les chemises sales la vieille s'est mise a tousser.
L'ours les a trouvés,
L'ours les a mangés.
LA CANZONE DELL'ORSO

C'era una volta un vecchio e una vecchia
senza figli.
La vecchia disse al vecchio
«va a raccogliere legna».
«Ci vado» disse il vecchio.
Il vecchio disse che ci andava.
E alla fine ci andò
e incontrò l'orso.
L'orso disse: «Guarda chi si vede!
Ti conosco bene! Vuoi fare la
lotta con me?»
Il vecchio prese un'ascia, e gli
tagliò una zampa.
Ecco il vecchio ritorna
con la zampa dell'orso fra le mani
dice: «Sarà un buon pranzo, per domani!»
La vecchia raschia, stropiccia, pulisce,
Ma l'orso è inquieto.
Si è lavato nel ruscello,
con un ramo di betulla
si è arrangiato una zampa.
Poi è andato dal vecchio
e ora canta alla vecchia e al vecchio
Cigola, cigola, cigola, zampa di betulla.
Dentro, fuori, genti e cose, tutto dorme.
Tutto riposa.
Sola, la vecchia carogna non dorme.
Raschia, brontola e senza rimorso
va a fare il suo lavoretto!
Il vecchio si è nascosto
sotto la madia rovesciata;
la vecchia si è cacciata
sotto le camicie sporche:
l'orso è entrato in casa.
Sotto la madia rovesciata
i denti del vecchio si sono messi a battere
Sotto le camicie sporche
la vecchia si e messa a tossire.
L'orso li ha trovati
l'orso li ha mangiati.

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 9 aprile 1971


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Ultimo aggiornamento 28 ottobre 2015