Nel 1817, pochi mesi dopo aver lasciato l'insegnamento, Schubert si dedica alla poesia di Goethe. Ganymed, e la sua ansia goethiana di infinito si rivelarono un soggetto troppo arduo per il musicista ventenne. L'anelito è trasferito nella scena drammatica col ricorso ad incisi melodici caratterizzati dall'entusiasmo di un procedere innodico: Come tu ardi attorno a me nello splendore del mattino, amata primavera. Con mille volti d'amore il tuo eterno calore penetra il mio cuore, sacro sentimento ed eterna bellezza. Che possa stringerti fra queste braccia, io riposo nel suo seno e languo e i tuoi fiori, la tua erba si serrano attorno al mio cuore. Tu calmi la sete ardente del mio petto, o amata brezza mattutina. L'usignolo mi chiama dalla valle vicina. lo vengo, vengo e dove, dove vado? Tendere in alto, in alto. Le nuvole ondeggiano verso il basso, le nuvole si inclinano all'amore bruciante. A me! a me! in alto, avviluppando, avviluppato, verso il tuo seno padre fonte di amore.
Gioacchino Lanza Tomasi
GANYMED | GANIMEDE |
Wie im Morgenglanze Du rings mich anglühst, Frühling, Geliebter! Mit tausendfacher Liebeswonne Sich an mein Herz drängt Deiner ewigen Wärme Heilig Gefühl, Unendliche Schöne! |
Nel fulgido mattino come ardi a me d'intorno, tempo di primavera, mio amato! Con voluttà dai mille modi preme sul mio cuore del tuo calore eterno il sacro senso, infinita bellezza! |
Dass ich dich fassen möcht In diesen Arm! |
Oh, ti potessi stringere fra queste braccia! |
Ach, an deinem Busen Lieg ich, schmachte, Und deine Blumen, dein Gras Drängen sich an mein Herz. Du kühlst den brennenden Durst meines Busens, Lieblicher Morgenwind! Ruft drein die Nachtigall Liebend nach mir aus dem Nebeltal. |
Ahimè, sul tuo petto mi giaccio anelante e i tuoi fiorì, la tua erba premono il mio cuore. Tu sopisci l'ardente sete del mio petto, gentile vento dell'alba! E mi porti il tenero richiamo dell'usignolo dalla valle nebbiosa. |
Ich komm, ich komme! Wohin? Ach, wohin? |
Eccomi, vengo! Ma dove? Oh, dove? |
Hinauf! Hinauf strebt's. Es schweben die Wolken Abwärts, die Wolken Neigen sich der sehnenden Liebe. Mir! Mir! |
In alto! In alto mi spinge una forza. Le nubi si librano in giù, le nubi piegano al desioso amore. A me! A me! |
In euerm Schosse Aufwärts! Umfangend umfangen! Aufwärts an deinen Busen, Alliebender Vater! |
Nel vostro grembo in alto! Abbracciato e abbracciante! In alto verso il tuo seno, padre, infinito amore! |
(Johann Wolfgang von Goethe) | (Traduzione di Emilio Castellani) |