Auf der Donau (Sul Danubio), op. 21 n. 1, D. 553

Lied per voce e pianoforte

Musica: Franz Schubert (1797 - 1828)
Testo: Johann Mayrhofer Organico: basso, pianoforte
Composizione: aprile, 1817
Edizione: Sauer & Leidesdorf, Vienna, 1823
Dedica: Johann Mayrhofer
Testo (nota 1)

Auf der Donau Sul Danubio
Auf der Wellen Spiegel schwimmt der Kahn,
Alte Burgen ragen himmelan,
Tannenwälder rauschen geistergleich,
Und das Herz im Busen wird uns weich.
Sullo specchio delle onde nuota la navicella,
antichi castelli s'ergono verso il cielo,
boschi d'abete mormorano come fantasmi,
e nel petto s'intenerisce il nostro cuore.
Denn der Menschen Werk sinken all',
Wo ist Turm, wo Pforte, wo der Wall,
Wo sie selbst, die Starken, erzgeschirmt,
Die in Krieg und Jagden hingestürmt?
Perché tutte le opere dell'uomo svaniscono?
Dove sono le torri, i portoni, ì terrapieni,
dove loro stessi, i prodi, nelle armature,
che si prodigavano in guerra e nella caccia?
Trauriges Gestrüppe wuchert fort,
Während frommer Sage Kraft verdorrt:
Und im kleinen Kahne wird uns bang,
Wellen dröhn wie Zeiten Untergang.
Malinconica sterpaglia invade il tutto,
mentre s'inaridisce la forza di esemplari leggende;
e nella navicella ci prende la paura,
le onde minacciano, come il trapasso dei tempi.

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 23 ottobre 2003


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Ultimo aggiornamento 2 febbraio 2014