Quattro Lieder, op. 2


Testo della parte vocale (nota 1)


ERWARTUNG ATTESA
Aus dem meergrünen Teiche
Neben der roten Villa
Unter der toten Eiche
Scheint der Mond.

Wo ihr dunkles Abbild
Durch das Wasser greift,
Steht ein Mann und streift
Einen Ring von seiner Hand.

Drei Opale blinken;
Durch die bleichen Steine
Schwimmen rot und grüne
Funken und versinken.

Under er küsst sie, und
Seine Augen leuchten
Wie der meergrüne Grund:
Ein Fenster tut sich auf.

Aus der roten Villa
Neben der toten Eiche
Winkt ihm eine bleiche
Frauenhand...
Dal verde-azzurro stagno
accanto alla villa rossa
sotto la quercia morta
splende la luna.

Là dove il suo riflesso
travalica scuro l'acqua
sta un uomo, che dalle dita
sfila un anello.

Scintillano tre opali:
guizzano faville rosse
e verdi sopra le smorte
pietre, e poi si spengono.

Egli le bacia e gli occhi
suoi brillano come
il fondo verde-azzurro:
una finestra s'apre.

Da quella villa rossa
presso la quercia morta
il cenno di una pallida
mano femminea giunge.
SCHENK MIR DEINEN GOLDENEN KAMM IL TUO PETTINE D'ORO DONAMI
Schenk mir deinen goldenen Kamm;
Jeder Morgen soll dich mahnen,
Dass du mir die Haare küstest.
Schenk mir deinen seidenen Schwamm;
Jeden Abend will ich ahnen,
Wem du dich im Bade rüstest -
Oh, Maria!

Schenk mir Alles, was du hast;
Meine Seele ist nicht eitel,
Stolz empfang ich deinen Segen.
Schenk mir deine schwerste Last:
Willst du nicht auf meinen Scheitel
Auch dein Herz, dein Herz noch legen -
Magdalena?
Il tuo pettine d'oro donami;
ti rammenti ogni mattino
che mi hai baciato i capelli.
La tua spugna di seta donami:
immaginerò ogni sera
per chi ti acconci nel bagno -
oh, Maria!

Donami tutto quello che hai:
l'anima mia non è vana,
accoglierò fiero il tuo bene.
Donami il tuo fardello più greve:
non vuoi sopra il mio capo
anche il tuo cuore deporre -
Maddalena?
ERHEBUNG ELEVAZIONE
Gib mir deine Hand,
Nur den Finger, dann
Seh ich diesen ganzen Erdkreis
Als mein Eigen an!

O, wie blüht mein Land!
Sieh dir's doch nur an,
Dass es mit uns über die Wolken
In die Sonne kann!
Dammi, dammi la memo,
un dito solo: vedrò allora
in mio possesso tutto quanto
l'orbe terrestre!

Oh com'è in fiore il mio paese!
Guarda, contemplalo dunque:
capace di sollevarsi oltre
le nubi, su verso il sole!
WALDSONNE SOLE NEL BOSCO
In die braunen, rauschenden Nächte
Füttern ein Licht herein
Grüngolden ein Schein.

Blumen blinken auf und Gräser
Und die singenden, springenden Waldwässerlein,
Und - Erinnerungen. -

Die längst verklungenen:
Golden erwachen sie wieder,
All deine fröhlichen Lieder.

Und ich sehe deine goldenen Haare glänzen,
Und ich sehe deine goldenen Augen glänzen,
Aus den grünen, raunenden Nächten.

Und mir ist, ich läge neben dir auf dem Rasen
Und hörte dich wieder auf der glitzeblanken Syrinx
In die blauen Himmelslüfte blasen.

In die braunen, wühlenden Nächte
Füttert ein Licht,
Ein goldener Schein.
Nelle scure notti fruscianti
luccica e guizza un lume
qui dentro, un riflesso verde-oro.

Silenti si levano erbe e fiori
e i rivi del bosco sonanti zampillano,
E le memorie

da tempo sopite:
si destano
tutti gli allegri tuoi canti.

Vedo risplendere i tuoi capelli d'oro,
vedo brillare gli occhi tuoi d'oro
nelle notti verdi e fruscianti.

E mi sembra di giacerti accanto sull'erba
e di udirti suonare la luccicante siringa,
nell'aria azzurra, su su verso il cielo.

Nelle scure notti fruscianti
guizza e luccica un lume
qui dentro, un riflesso d'oro.
(Traduzione di M. T. Mandalari)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia,
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 1 febbraio 1997


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Ultimo aggiornamento 20 giugno 2015