Quinto Concerto in la minore


Musica: Niccolò Paganini (1782 - 1840)
  1. Allegro maestoso
  2. Andante un poco sostenuto
  3. Rondò: Andantino quasi allegretto
Organico: violino solista, orchestra
Composizione: 1830
Edizione: F. Mompellio, Siena, 1958
Guida all'ascolto (nota 1)

In un manoscritto paganiniano è contenuta la parte solistica di un Concerto in la minore per violino e orchestra indicato come Quinto e composto pertanto, se realmente fu creato dopo gli altri quattro, non prima dell'inverno 1830. La parte orchestrale non ci è pervenuta e forse non è stata scritta; ma un accompagnamento per pianoforte, approntato dal maestro Giusto Dacci per incarico del figlio di Paganini, Achille, è conservato in manoscritto presso la Società Filarmonica di Trento. Utilizzando questo materiale e rifacendosi all'organico usato da Paganini in altri lavori, il musicologo Federico Mompellio ha elaborato per conto dell'Accademia Chigiana di Siena un accompagnamento orchestrale. Il Concerto è stato così presentato il 13 settembre 1959 a Siena sotto la direzione di Luciano Rosada e con la partecipazione del violinista Franco Gulli. Lo stesso Gulli ha portato il pezzo in varie città d'Europa e lo ha anche inciso in disco con l'Orchestra da Camera dell'Angelicum di Milano.

Dei tre tempi in cui il Concerto si articola, l'Allegro maestoso è impiantato su un primo tema che deriva da quello delle Streghe e su un secondo tema cantabile in maggiore. L'emozione musicale si concentra poi particolarmente nell'Andante un poco sostenuto. Infine, il Rondò ha come ritornello una argentina melodia, che si alterna con strofe in cui è realizzato un vivace gioco ritmico.

Alberto Pironti


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia.
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 2 gennaio 1963


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Ultimo aggiornamento 16 giugno 2017