Konzertmusik per archi e ottoni, op. 50


Musica: Paul Hindemith (1895 - 1963)
  1. Mäßig schnell, mit Kraft. Sehr breit, aber stets fließend
  2. Lebhaft. Langsam. Im ersten Zeitmaß (Lebhaft)
Organico: 4 corni, 4 trombe, 3 tromboni, basso tuba, archi
Composizione: dicembre 1930
Prima esecuzione: Boston, Symphony Hall, 3 aprile 1931
Dedica: per il 50° anniversario della Boston Symphony Orchestra
Guida all'ascolto (nota 1)

Quando Paul Hindemith fu stroncato da un collasso cardiaco a Francoforte sul Meno il 28 dicembre 1963 Lovro von Matacic, allora sovrintendente generale di quel Teatro dell'Opera e direttore d'orchestra di larga fama, molto apprezzato anche in Italia per le sue indimenticabili interpretazioni del repertorio wagneriano, bruckneriano e straussiano, dichiarò senza esitazione che era scomparso «uno dei più importanti musicisti del nostro secolo». A lui fecero eco da Monaco di Baviera Werner Egk, per il quale lo scomparso artista aveva esercitato «un'influenza determinante su un'intera generazione di compositori», e da Parigi Darius Milhaud, il quale scrisse che «in tutte le opere di Hindemith, anche in quelle apparentemente più aggressive, si trovava un elemento di saggezza. Mi incontravo di frequente con lui negli Stati Uniti e sono stato sempre curioso in merito al suo modo di lavorare. Aveva una straordinaria facilità. Recava sempre con sé un libriccino per la musica, e mentre ad esempio aspettava un treno in ritardo egli poteva benissimo lavorare e comporre nella confusione della più rumorosa stazione ferroviaria. Il che non escludeva in lui la profondità dei sentimenti e del pensiero». Hindemith si formò e studiò nell'ambiente musicale di Francoforte, diplomandosi in composizione nel 1915; all'Opera della stessa città trovò la sua prima occupazione in qualità di violino di spalla e poi di direttore d'orchestra, svolgendo dal 1921 attività di violista in un Quartetto da lui fondato e successivamente ammirato in tutta Europa. Sono di quegli anni, precisamente dal 1919 in poi, alcuni suoi lavori significativi in campo teatrale, sinfonico e strumentale, affiancati ad un'intensa collaborazione organizzativa al Festival musicale di Donaueschingen, trasferito in seguito a Baden-Baden e dal 1930 a Berlino. Nel 1927 venne nominato professore di composizione alla Musikhochschule berlinese, cattedra d'insegnamento conservata per dieci anni, nonostante le diffidenze e i contrasti di carattere politico che avrebbero costretto il musicista ad espatriare per continuare in Turchia, negli Stati Uniti, in Canada e nel Messico l'attività di compositore, di teorico e didatta, di violista e di direttore d'orchestra sempre più ammirato. Eletta a proprio domicilio la Svizzera dal 1938 e trasferitosi in America allo scoppio della seconda guerra mondiale, Hindemith prese nel 1940 la cittadinanza statunitense. Durante il conflitto insegnò all'Università di Yale, oltre che nei corsi estivi a Tanglewood e all'Accademia Berkshire di Stockbridge. Nel 1946 pubblicò un sostanzioso trattato di armonia a New York (Elementary Training for Musicians) e nel biennio 1948-49 fu docente alla Harvard University e di qui nel 1951 passò in Svizzera, occupando una cattedra di composizione all'Università di Zurigo. Nell'ultimo decennio di vita ottenne il Premio Sibelius, conferitogli dal presidente finlandese a Helsinki nel 1955, il dottorato honoris causa della Libera Università di Berlino e il Premio Balzan, riconosciutogli sette mesi prima che morisse.

Hindemith compositore è passato attraverso varie esperienze linguistico-estetiche e culturali maturate nella Germania a cavallo della prima guerra mondiale, come l'espressionismo, la "Gebrauchmusik", la cosiddetta musica d'uso a sfondo pedagogico-didattico con venature sociologiche e politiche, la "Neue Sachlichkeit", la nuova obbiettività intesa come neo-classicismo nella riaffermazione di un tipo di musica solidamente costruita sul contrappunto e sulle chiare e antiche geometrie armoniche e ritmiche. Egli ha percorso con forte determinazione e indefesso lavoro una strada difficile, raggiungendo spesso risultati di notevole valore creativo: basti pensare alle opere Cardillac e Mathis der Maler, e in un certo senso anche a Sancta Susanna, senza trascurare la filosofica costruzione dell'Harmonie der Welt, e alle sette Kammermusiken nello stile concertante per organici strumentali molto variabili e a pagine sinfoniche di organico diverso fra di loro.

Al compositore Hindemith più caratterizzato e specifico sotto il profilo della costruzione musicale appartiene la Konzertmusik op. 50 per archi e ottoni, composta nel 1930 per il cinquantesimo anniversario della Boston Symphony Orchestra. Il discorso polifonico, molto denso e compatto, poggia su due precisi blocchi sonori: da una parte una normale orchestra d'archi e dall'altra un gruppo massiccio di ottoni formato da quattro corni, quattro trombe, tre tromboni e un basso tuba. Il pezzo è articolato in due parti: la prima comprende i movimenti Mässig schnell, mit Kraft - Sehr breit, aber stets fliessend (Velocissimo con forza - Molto largo, ma in modo scorrevole), mentre la seconda parte racchiude i tempi Lebhaft - Langsam - Im ersten Zeitmass "Lebhaft" (Vivace - Lento - Nel primo tempo "Vivace"). Nella prima parte si scontrano i due blocchi attraverso un diverso materiale tematico, caratterizzato da una scattante energia dinamica. Il contrasto si risolve nell'episodio lento finale, dove alla cantabilità degli archi si unisce la sonorità organistica dei quattro corni, sugli accordi degli altri strumenti. Nella seconda parte la polifonia è impostata sul fitto contrappunto fugato di tutti gli strumenti. Da questo flusso sonoro si leva un tema leggero e gioioso dei violini, insieme ad una frase di intonazione pensosa della tromba. Ma è un breve momento, perché tutto si conclude nel clima contrappuntistico caratterizzante lo spirito della Konzermusik.

Ennio Melchiorre


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 11 ottobre 1992


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Ultimo aggiornamento 11 dicembre 2013