Franck scrisse due Fantasie per organo; la prima in do maggiore che è inclusa nelle Six Pièces pour grand orgue e la seconda in la maggiore che forma con il Cantabile e la Pièce Héroique il trittico delle Trois Pièces pour grand orgue composte nel 1878, nello stesso periodo, cioè, in cui egli era impegnato nella stesura del celebre Quintetto in fa minore per pianoforte e archi dedicato a Saint-Saëns e considerato uno dei lavori più solidi e monumentali del musicista, non solo per l'ampiezza del suo contenuto espressivo, ma anche per la potenza dei mezzi sonori ottenuti da un piccolo insieme strumentane.
La Fantasia in programma stasera, che sembra riflettere meglio il carattere libero dell'improvvisazione, si basa su due temi così articolati: una melodia all'unisono suonata in ottava e una frase musicale che si sviluppa a mo' di risposta con un susseguirsi di figurazioni intrise di un sentimento di riflessione e di meditazione, reso più intimo e pungente da un pianissimo dall'atmosfera commossa data dalla cosidetta vox humana, che è un registro d'organo dal suggestivo timbro gutturale tendente ad imitare, appunto, la voce umana. Naturalmente, secondo la tecnica compositiva franckiana, il discorso non è univoco, ma si stabilisce un dialogo abbastanza stretto e serrato fra i due motivi cui se ne aggiunge un terzo, fino a toccare in crescendo una pienezza di sonorità organistiche con accordi spaziosi e solenni, frementi di un raptus romantico; quindi l'anima si placa e si distende, i temi si stemperano e si sciolgono in una riposante quiete rievocante il clima psicologico iniziale.
Ennio Melchiorre