Písně milostné (Canti d'amore), op. 83 (B. 160)

per voce e pianoforte

Testi delle parti vocali (nota 1)

1. - AH, NON SBOCCERÀ IL NOSTRO AMORE
Ah, non sboccerà il nostro amore
con la sperata felicità:
se anche ciò s'avverasse,
non per molto durerebbe.

Perché sortiscono lacrime
i baci appassionati?
Perché mentre amo
quest'angoscia mi assilla?

Ah, duro è il partire
quando la speranza ancor vive:
ma il cuor sa che presto,
ah, presto la speranza svanirà.

2. - IN MOLTI CUORI DIMORA LA MORTE
In molti cuori dimora la morte
come in un deserto oscuro,
in essi albergan soltanto
tristezza e dolore.

Ma l'ardente ingannevole amore
in essi fa breccia,
e il mesto cuore si strugge
e crede d'amare.

E nel dolce incanto,
incanto di paradiso,
il morto cuore ancor rivive
e canta, canta la sua vecchia canzone!

3. - PRESSO LA CASA DELL'AMATA
Presso la casa dell'amata indugio,
la casa ove un tempo amore visse.
Ancor patisco le sue ferite,
le ferite di averti amata invano.

E con occhi chiusi odo
i tuoi passi a me appressarsi:
E le braccia schiudo, a stringerti pronto,
ma le mie lacrime soltanto io sento.

Ah dove sei; mia amata, dove,
tu che non rispondi all'abbraccio mio?
Più mai proverò la gioia
di stringerti al mio petto?

4. - LO SO, A TE CON DOLCE SPERANZA
Lo so, a te con dolce speranza
posso offrire il mio amore;
e tu con ardore
lo accoglierai.

Ma ora, quando fsso i tuoi occhi
in questa notte stellata
e vedo la forza che l'amore
dal cielo attinge,

d'improvviso il mio occhio
di meste lacrime s'annebbia,
perché sulla nostra felicità
un crudele fato incombe!

5. - UNA CHIARA NOTTE DI MAGGIO
Una chiara notte di maggio
si stende sui campi dai sogni sereni,
una brezza gentile tra le fronde spira,
dai cielo pace discende.

Dormono i fori, e attraverso il bosco
canta il ruscello qual sussurro di coro.
Nella beatitudine gode l'intera natura,
nulla è causa di screzio,

le stelle riunite promanano luce,
quasi la terra si fa tutt'uno col cielo.
Nel mio cuore, ove un tempo albergava la gioia,
nel mio cuore è rimasto soltanto dolore!

6. - NEL BOSCO PRESSO IL TORRENTE
Nel bosco presso il torrente
me ne sto tutto solo,
e il gorgo del torrente fsso
tutto perso nei miei pensieri.

Lì vedo un vecchio sasso
sopra cui rotolano le acque,
e di sotto a quel sasso le onde
sempre montano e ricadono.

E le onde battono sul sasso
e infine lo rovesciano.
Quando infne le onde della vita
mi trascineranno via da questo mondo?

7. - NEL PROFONDO DEI TUOI OCCHI
Nel profondo dei tuoi occhi
quanto volentieri io perirei,
se il tuo dolce sorrìso
in vita non mi riportasse.

Sempre lieto sceglierei la dolce morte
con questo amore, con questo amore in petto,
ma solo se le tue dolci labbra
mi ridestassero dal sonno eterno.

8. - O TU, UNICO AMORE DELL'ANIMA MIA
O tu, unico amore dell'anima mia
che sempre vivrà in cuor mio,
i miei pensieri a te san rivolti,
benché crudele fato ci separi.

Oh, se io fossi un cigno
da te volerei
e col mio ultimo respiro
per te canterei.

Testi di Gustav Pfleger-Moravsky
Traduzione di Giangiorgio Satragni

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorium Parco della Musica, 16 maggio 2008


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Ultimo aggiornamento 3 aprile 2013