Three Questions with Two Answers


Musica: Luigi Dallapiccola (1904 - 1975)
  1. Sostenuto; sottovoce
  2. Moderato; tranquillo
  3. Impetuoso; violento
  4. Largamente; sostenutissimo
  5. Molto sostenuto
Organico: 2 flauti (anche ottavini), 2 oboi, corno inglese, clarinetto piccolo, 2 clarinetti, clarinetto basso, 2 fagotti, controfagotto, sassofono, 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, bassotuba, timpani, grancassa, 2 piatti, 2 tam-tam, tamburo, tamburo militare, maracas, arpa, celesta, xilofono, xilorimba, vibrafono, archi
Composizione: 1962 - Berkeley, 5 gennaio 1963
Prima esecuzione: New Haven, 5 febbraio 1963
Edizione: Suvini Zerboni, Milano, 1977
Guida all'ascolto (nota 1)

Se il 5 febbraio del 1963, data della prima esecuzione mondiale a New Haven (Connecticut) di «Three Questions With Two Answers», Paul Hindemith, cittadino di quella città, si fosse recato ad ascoltare la nuova composizione del Collega italiano (come, in una lettera indirizzata qualche tempo dopo a Dallapiccola, scrive che avrebbe fatto volentieri) oggi nel deserto di informazioni su di essa, avremmo almeno il parere, indubbiamente autorevole, che certamente e in tutta franchezza, il compositore tedesco avrebbe espresso. Sino a qualche anno fa, cioè fino a quando non fu redatto il catalogo completo delle opere del musicista istriano (1975), da noi non si sapeva nemmeno dell'esistenza di questa partitura. Oggi, per una fortunata combinazione, stampa, industria discografica e società di concerti hanno tratto dall'oblio questa importante composizione di Dallapiccola, opera che contribuisce non poco ad illuminare un momento chiave della sua evoluzione musicale.

La commissione di questo lavoro risale al 1960, sul finire di una lunga permanenza negli Stati Uniti (la quarta) come docente al «Queens College» di New York. Gli anni correnti tra la commissione del lavoro e la sua prima esecuzione appaiono oggi come anni cruciali: del 1960 sono l'idea e i primi abbozzi dell'«Ulisse» e del 1962 le tre «Preghiere» sul testo di Murilo Mendes, che Massimo Mila ha definito «la più' violenta musica di protesta che Dallapiccola abbia mai scritto».

È il momento in cui ad emergere tra i due aspetti della musicalità di Dallapiccola - quello temperato «italiano» e quello rigoroso «weberniano» - è soprattutto il secondo. In queste partiture l'arte di Dallapiccola si concentra su problemi di organizzazione seriale nei quali si rende evidente una profonda disposizione metafisica: la musica diviene pensiero astratto, musica per musicisti, avvicinandosi (consapevolmente in ritardo) alle correnti dell'avanguardia musicale europea. In una lettera indirizzata a Frank Brieff che era in procinto di dirigere la prima a New Haven, Dallapiccola condensa in poche righe il significato della partitura di queste «Tre domande e due risposte».

Le domande sono: chi sono io? chi sei tu? chi siamo noi? e corrispondono al primo, al terzo e al quinto movimento della composizione. Le risposte si alternano alle prime due domande mentre la terza («The answered question» di ivesiana memoria) troverà una risposta solo nell'ultimo atto di «Ulisse» (completato 6 anni più tardi), una risposta strutturalmente rigorosa ma nel contempo profondamente spirituale alla solitudine cosmica di Ulisse. «Signore! Non più soli sono il mio cuore e il mare». Anche le altre risposte hanno concordanze musicali con altrettante scène dell'«Ulisse»: la prima risposta (Moderato; tranquillo) corrisponde al monologo di Calipso nel primo atto, mentre la seconda trova riscontro nell'episodio dell'Ade nella quarta scena, sempre del I atto.

Questa composizione, come altre che appartengono allo stesso periodo, ci mostra un volto del tutto diverso e nuovo rispetto a quello del Dallapiccola «mediatore e moderatore della dodecafonia» che siamo abituati a conoscere. Per questo, in conclusione, riprendendo le parole del Mila, ci chiediamo se proprio in codesto indirizzo di rigore e spiritualità, non risieda l'aspetto più autentico del messaggio artistico di Dallapiccola.

Massimo Fino


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto del Maggio Musicale Fiorentino,
Firenze, Teatro Comunale, 31 marzo 1979


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Ultimo aggiornamento 9 dicembre 1979