VINETA Aus des Meeres tiefem, tiefem Grunde klingen Abendglocken dumpf und matt, und zu geben wunderbare künde von der schönen, alten Wunderstadt. In der Fluten Schoss hinab gesunken, blieben unten ihre Trümmer stehn; ihre Zinnen lassen goldne Funken wiederschienend auf dem Spiegel sehn. Unde der Schiffer, der den Zauberschimmer einmal sah im hellen Abendrot, nach derselben Stelle schifft er immer, ob auch rings umher die Klippe droht. Aus des Herzens tiefem, teifem Grunde klingt es mir wie Glocken dumpf und matt. Ach sie geben wunderbare Kunde von der Liebe die geliebt es hat. Eine schöne Welt ist da versunken, ihre Trümmer blieben unten stehn; lassen sich als goldne Himmelsfunken oft in Spiegel meine Traume sehn. Und dann möcht ich tachen in die Tiefen, mich versenken in den Wundershein, und mir ist, als ob mich Engel riefen in die alte Wunderstadt herein. |
VINETA Dal profondo, profondo del mare risuonano le campane sonore e con suono spento. E raccontano meravigliosamente della bella città antica delle meraviglie. Giù nel grembo delle acque, se ne sono conservate le rovine. I suoi merli lasciano risplendere raggi dorati che si riflettono sullo specchio dell'acqua. E il barcaiolo che vide una volta il riflesso magico nella luce chiara del crepuscolo, tornava sempre lì con la sua barca, seppur d'intorno c'erano scogli minacciosi. Dal profondo, profondo del mio cuore, risuonano per me campane sonore con suono spento. E mi danno meravigliose notizie dell'amore vissuto. Un mondo meraviglioso è sprofondato qui, le sue rovine rimangono laggiù, e si intravedono come raggi dorati del cielo nello specchio dei miei sogni. Vorrei tuffarmi nette acque profonde, immergermi in questo luogo di meraviglie, e mi sembra di essere chiamato dagli angeli in questa città di meraviglie. |