Triumphlied (Canto di trionfo), op. 55

per baritono, doppio coro e orchestra

Musica: Johannes Brahms (1833-1897)
Testo: Apocalisse XIX
  1. Halleluja! Heil and Preis (Alleluja! La salvezza e la gloria) - doppio coro - Lebhaft und feierlich [Solenne e con animazione] (re maggiore)
  2. Lobet, lobet unsern Gott (Lodate il nostro Dio) - doppio coro - Mässig belebt [Moderatamente animato] (sol maggiore)
  3. Und ich sahe den Himmel aufgethan (E vidi il cielo spalancarsi) - baritono e coro - Lebhaft [Vivace] (sol minore)
  4. Ein König aller - doppio coro - Feierlich [Solenne] (re maggiore)
Organico: baritono, doppio coro misto, 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, bassotuba, timpani archi, organo ad libitum
Composizione: 1870 - 1871
Prima esecuzione: Brema, Cattedrale di San Pietro, 16 aprile 1871
Edizione: Simrock, Berlino, 1872
Dedica: all'imperatore Guglielmo I
Guida all'ascolto (nota 1)

Il concerto odierno dedicato interamente a musiche di Brahms si apre con una pagina raramente eseguita, almeno in Italia, del grande compositore tedesco. Essa fu dettata dagli avvenimenti della guerra tra Prussia e Francia, iniziata nel luglio del 1870 e conclusasi con la sconfitta di Napoleone III nel successivo mese di settembre. Ubbidendo al sogno egemonico di Bismarck, Guglielmo I venne proclamato imperatore nel castello di Versailles il 18 gennaio 1871 e, dopo la capitolazione di Parigi, la Francia firmò il trattato di pace di Francoforte il 10 marzo 1871. Sotto l'impressione di questi fatti politici e militari e inorgoglito nei suoi sentimenti patriottici, Brahms scrisse nell'inverno 1870-'71 il Triumphlied per baritono, coro a otto voci, orchestra e organo, la cui prima parte venne eseguita a Brema, sotto la direzione dell'autore, il 7 aprile 1871, in un concerto alla memoria dei caduti in guerra, organizzato dalla Singakademie. Il Triumphlied, dedicato a Guglielmo I imperatore di Germania, il quale ringraziò con una formale e fredda lettera ufficiale, si avvale di un testo tratto dall'Apocalisse, capitolo XIX, dove si narra dell'uccisione della Bestia e del trionfo del regno di Dio. È chiara l'allusione alla vittoria tedesca su Parigi, considerata la capitale di una cultura e di un'arte contrapposta a quella germanica.

Il Canto di trionfo si compone di tre parti. La prima, Halleluja (Apocalisse XIX, 1 e 2), si apre con una introduzione orchestrale di carattere solenne e grandioso (l'orchestra è formata da due flauti, due oboi, due clarinetti, due fagotti, un controfagotto, quattro corni, tre trombe, tre tromboni, tuba, timpani e archi). Risuonano gli Halleluja, che si ascoltano anche in seguito nel corso del brano; quindi viene esposta la prima parte del testo basata su un tema rievocante l'inno nazionale prussiano e sviluppata con un accompagnamento a fanfara. La seconda parte del testo si avvale di un secondo tema a carattere modulante e abbastanza ampio. Si odono di nuovo gli Halleluja con il doppio coro iniziale, prima della coda comprendente un episodio di pensoso raccoglimento e un luminoso finale in tempo Crescendo e animato.

La seconda parte, "Lobet unsern Gott", (Apocalisse XIX, 5, 6, 7) è articolata in tre episodi: il primo in tempo Moderatamente animato è formato da una introduzione orchestrale e da un coro molto espressivo; il secondo in tempo Allegro comprende gli Halleluja lanciati dal coro, ai quali rispondono le fanfare, prima di un robusto fugato. L'ultimo episodio (Piuttosto lento ma senza pesantezza) introduce il tema del corale "Nun danket alle Gott", in una dimensione ritmica molto varia e di particolare splendore.

La terza e ultima parte del Triumphlied, "Und ich sahe den Himmel aufgetan" (Apocalisse XIX, 11, 15, 16), è un movimento dal tono giubilante e celebrativo, durante il quale interviene il baritono ad imprimere un senso drammatico alla voce del profeta.

Sin dalla prima esecuzione parziale a Brema questa sinfonia corale della gioia, così come venne definita, riscosse enorme successo, specialmente nei paesi di lingua tedesca. Anche a Vienna, in un concerto che risale al 6 dicembre 1872, il lavoro incontrò larghe adesioni e nello stesso anno l'editore Simrock si preoccupò di stampare la partitura, modificando il titolo originale Canto di trionfo per la vittoria dell'esercito tedesco nel più semplice Canto di trionfo, così come oggi è da tutti conosciuto.

Testo

TRIUMPHLIED CANTO DI TRIONFO
Halleluja! Heil und Preis,
Ehre und Kraft sei Gott, unserm Herrn!
Denn wahrhaftig und gerecht sind seine Gerichte.

Lobet unsern Gott, alle seine Knechte,
und die ihn fürchten, beide Kleine und Grosse.
Denn der allmächtige Gott hat das Reich eingenommen.
Lasset uns freuen und fröhlich sein
und ihm die Ehre geben.

Und ich sähe denn Himmel auf getan, und siehe,
ein weisses Pferd, und der darauf sass,
hiess Treu und Wahrhaftig,
und richtet und streitet mit Gerechtigkeit.
Und er tritt die Kelter des Weins
des grimmigen Zorns des allmächtigen Gottes.
Und hat einen Namen geschrieben
auf seinem Kleide und auf seiner Hüfte also:

Ein König aller Könige, und ein Herr aller Herren.
Halleluja! Amen!
Alleluja! La salvezza, la gloria,
l'onore e la potenza appartengono al Signore, nostro Dio!
Tutto questo è giusto e vero!

Lodate il Signore voi che siete i suoi servitori
e lo temete, sia piccoli che grandi.
Perché il Signore, l'Onnipresente è assiso nel suo regno.
Esultiamo ed esprimiamo la nostra gioia
glorificando là sua potenza.

Vedo aprirsi il cielo
e apparire un cavallo bianco
montato da colui che si chiama
Fedeltà e Verità e giudica secondo giustizia.
Egli piglerà il vino nel tino
della collera e dell'indignazione
come Dio Onnipresente.
Sul vestito e sul fianco egli reca scrìtto questo nome:

Re dei Re e Signore dei Signori.
Alleluja! Amen!

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di Via della Conciliazione, 20 dicembre 1986

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Ultimo aggiornamento 16 gennaio 2013