Der Strom (La corrente), op. 32 n. 4

lied per voce e pianoforte

Musica: Johannes Brahms (1833-1897)
Testo: August von Platen Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1864
Edizione: Rieter-Biedermann, Lipsia e Winterthur, 1864
Guida all'ascolto (nota 1)

Nella produzione liederistica assai vasta di Brahms (oltre 300 canti per voce sola con accompagnamento di pianoforte) si possono individuare alcune costanti fondamentali. Essenziale rimane sempre l'incidenza della voce, cui è affidata una linea espressiva melodica e ritmica di stretta adesione al testo. Assai varia appare poi l'inventiva che privilegia, tra le voci, i registri profondi, fornendo quindi un'altra testimonianza dello stretto nesso da sempre intercorso tra il compositore amburghese e la poetica dell'età barocca, durante la quale la voce del basso appunto aveva un rilievo dominante. Il culto della forma, pure sempre importante per Brahms, si è applicato anche al genere liederistico, nell'impegno prestato all'esemplare osservanza dell'unità organica delle melodie e all'elegante strenua articolazione dei differenti motivi. Infine ha assunto sempre un rilievo decisivo la simmetria nell'articolazione dei Lieder, con predilezione per i canti strofici in senso stretto o per le strofe più o meno variate.

Brahms era fermo assertore infatti del concetto che «la forma strettamente strofica era veramente la più elevata di tutte le forme del Lied». Egli era solito imparare a memoria i testi, anche delle raccolte più estese, e comporre poi le melodie all'aria aperta. Da una parte ebbe ad adottare melodie in sé definite, come nei motivi d'origine popolare, assegnando al pianoforte la parte del mero accompagnamento, da un'altra parte si curò di articolare il Lied ih forma dialogica, mutuandone lo sviluppo dalle Sonate per pianoforte e strumento ad arco; da un'altra parte ancora Brahms riuscì ad arricchire la parte del pianoforte di tutta la ricchezza armonica più audace e sontuosa, oltrepassando, qualche volta, in fatto di tecnica alla tastiera, i raggiungimenti schumanniani nei chiaroscuri emotivi. Parecchi Lieder, scritti in gioventù, preannunciano gli stilemi della maturità e, assieme alla vena malinconica o alla profonda tenerezza d'atmosfera, determinante è risultato sempre il rapporto con gli schemi del passato, sì che il notissimo giudizio di Wagner - «Quante cose si possono ancora dire nelle forme antiche, quando arriva qualcuno in grado di padroneggiarle a dovere» - vale anche per gran parte della produzione vocale di Brahms.

In Der Strom, come negli altri lavori dell'op. 32, assai significativa si configura l'influenza di Schubert: fa parte dei Neun Lieder und Gesänge scritti e pubblicati nel 1864, ed è nella tonalità del do diesis minore, con tempo prevalentemente di 3/2, Moderato ma agitato. Il nucleo espressivo di questo canto s'accompagna all'interrogativo Wo ist er nun? di reiterata e intima angoscia.

Luigi Bellingardi

Testo

DER STROM

Der Strom, der neben mir verrauschte,
Wo ist er nun?
Der Vogel, dessen Lied ich lauschte,
Wo ist er nun?
Wo ist die Rose, die die Freundin
Am Herzen trug,
Und jener Kuss, der mich berauschte,
Wo ist er nun?
Und jener Mensch, der ich gewesen,
Und den ich längst
Mit einem andern Ich vertauschte,
Wo ist er nun?
LA CORRENTE

La corrente che scorre precipitosa vicino a me,
dove è ora?
L'uccello, il cui canto ascoltavo con l'orecchio teso,
dove è ora?
Dove è la rosa che l'amica
portava presso al cuore,
e quel bacio, che m'inebriava,
dove è ora?
E quell'uomo, che ero io,
e che io stesso da molto tempo
scambiavo con un altro io,
dove è ora?

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia;
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 23 febbraio 1977

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Ultimo aggiornamento 29 novembre 2015