Mädchenlied (Canto di fanciulla), op. 107 n. 5

lied per voce e pianoforte

Musica: Johannes Brahms (1833-1897)
Testo: Paul Heyse Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1886
Prima esecuzione: Vienna, Singakademie von Gesellschaft der Musikfreunde, 11 febbraio 1887
Edizione: Simrock, Berlino, 1889
Testo (nota 1)

MÄDCHENLIED

Auf die Nacht in der Spinnstub'n
Da singen die Mädchen,
Da lachen die dorfbub'n
Wie flink geh'n die Rädchen.

Spinnt jedes am Brautschatz,
Dass der Liebste sich freut.
Nich lange, so gibt es
Ein Hochzeitgeläut.

Kein Mensch, der mir gut ist,
Will nach mir fragen,
Wie bang mir zu Mut ist,
Wemm soll ich's klagen?

Die tränen rinnen
Mir Ubers Gesicht -
Wofür soll ich spinnen?
Ich weiss es nicht!
CANTO DI FANCIULLA

Di notte nella stanza delle filatrici
cantano le fanciulle,
ridono i ragazzi del villaggio,
come veloci girano le rotelline.

Ogni fanciulla fila il suo corredo da sposa
per la delizia del suo amato.
Tra non molto, si udranno
le campane del giorno di nozze.

Nessun uomo, che mi va bene,
mi chiederà in sposa,
che paura ho nell'animo,
con chi posso sfogarmi?

Le lacrime scorrono
grondando su tutto il mio viso -
perché mai devo io filare?
Proprio non lo so!

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia;
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 22 febbraio 1985

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Ultimo aggiornamento 26 luglio 2015