Der Abend (La sera), op. 64 n. 2

lied per quartetto vocale e pianoforte

Musica: Johannes Brahms (1833-1897)
Testo: Friedrich von Schiller Organico: soprano, contralto, tenore, basso, pianoforte
Composizione: 1874
Prima esecuzione: Vienna, Singakademie von Gesellschaft der Musikfreunde, 24 febbraio 1875
Edizione: Peters, Lipsia, 1874
Guida all'ascolto 1 (nota 1)

L'opera 64 di. Brahms è costituita da «Tre Quartetti per soprano, contralto, tenore e basso con accompagnamento di pianoforte». «Der Abend» occupa il secondo posto della serie. Il movimento è segnato come «tranquillo» («ruhig»). La scrittura polivocale è semplice e lineare. Vi spicca il procedimento isoritmico, tecnicamente qualificabile con l'espressione «nota contro nota» (espressione che sta a significare l'allineamento parallelo delle quattro parti vocali); rari, invece, sono i passaggi a contrappunto imitato.

Guida all'ascolto 2 (nota 2)

Brahms amava i Lieder a due o più voci e scrisse con essi, in momenti diversi della sua vita, alcuni dei suoi capolavori (per esempio, i Liebesliederwalzer e gli Zigeunerlieder). Der Abend, del 1874, in sol minore, è uno di questi capolavori. Sui magnifici versi di Schiller, classici nelle immagini (il dio raggiante, i cavalli del sole, Teti che lo saluta e dal mare lo invita) e romantici nello spirito (l'attesa della notte e della pace), Brahms, che classico e romantico era e orgogliosamente sapeva di essere, ha creato un piccolo quadro di beatitudine e di malinconia. L'accompagnamento del pianoforte imita, senza nessuna volgarità naturalistica, il galoppo dei cavalli, mentre il dio Apollo e la dea marina dialogano, fino al momento prodigioso in cui la corsa dei cavalli si arresta: e scende, attesa, la sera.

Franco Serpa

Testo

DER ABEND

Senke, strahlender Gott, die Fluren dürsten
Nach erquickendem Tau, der Mensch verschmachtet,
Matter ziehen die Rosse,
senke den Wagen hinab.

Siehe, wer aus des Meers krystallner Woge
lieblich lächelnd dir winkt! Erkennt dein Herz sie?
Rascher fliegen die Rosse,
Thetys, die Göttliche, winkt.

Schnell vom Wagen herab in ihre Arme
Springt der Führer, den Zaum ergreift Kupido,
Stille halten die Rosse,
trinken die kühlende Flut.

An dem Himmel herauf mit leisen Schritten
Kommt die duftende Nacht, ihr folgt
die süsse Liebe. Ruhet und liebet!
Phöbus, der liebende, ruht.
LA SERA

Scendi, nume radioso, le lande sono assetate
di rugiada rinfrescante, l'uomo langue,
i cavalli si trascinano fiacchi
scendi con il tuo carro.

Guarda chi dall'onda cristallina del mare
ti saluta sorridendo amabilmente!
La riconosce il tuo cuore?
I cavalli volano più impetuosi, La divina Teti saluta.

Veloce dal carro l'auriga si slancia fra le sue braccia,
Cupido afferra le briglie,
i cavalli si arrestano
e bevono l'acqua rinfrescante.

Dal cielo sale
con lievi passi la notte profumata,
la segue l'amore più dolce.
Riposate ed amatevi. Febo, l'amante, riposa.

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 17 novembre 1967
(2) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 3 maggio 2001

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Ultimo aggiornamento 20 aprile 2014