Il principe Igor - ouverture


Musica: Alexander Borodin (1833-1887)
Organico: ottavino, 2 flauti, ottavino, 2 flauti, 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti, clarinetto basso, 2 fagotti, 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, tuba, timpani, percussioni, pianoforte ad libitum, arpa, archi
Composizione: 1869 - 1887
Prima esecuzione: San Pietroburgo, Marijnskij Teatr, 23 ottobre 1890

Rimasta incompiuta è stata completata e orchestrata da Aleksandr Glazunov
Guida all'ascolto (nota 1)

La gestazione del Principe Igor fu lenta e laboriosa e Borodin iniziò a occuparsene nell'aprile del 1869, quando ricevette dal critico e storico Vladimir Stasov una prima stesura del libretto dell'opera in cui il musicista avrebbe trovato tutto quello - sono parole dello stesso Stasov - «che corrispondeva al suo talento e alla sua natura artistica: motivi epici di ampio respiro, elementi nazionali, molteplici personaggi, passione, drammaticità e l'Oriente con i suoi aspetti multicolori». Borodin cominciò a lavorare sul grande progetto, ma dopo un anno l'opera era ancora in alto mare. Si sa che nel 1879 soltanto pochi pezzi erano scritti e Rimskij-Korsakov, in uno dei popolari concerti della Scuola gratuita di musica di Pietroburgo, riuscì a mettere in programma alcune pagine dell'opera, tra cui le Danze polovesiane e il coro finale. Negli ultimi tre anni di vita Borodin si dedicò alla stesura del terzo atto, ma alla sua morte Bimskij-Korsakov, che divenne l'esecutore testamentario del compositore di Pietroburgo, si accorse della incompiutezza del Principe Igor: Il prologo, gli atti primo, secondo e quarto in parte esistevano sotto forma di riduzione per pianoforte e in parte erano strumentati; l'ordine delle scene non era fissato in modo definitivo; del terzo atto esistevano soltanto schizzi, mentre l'Ouverture non c'era neppure allo stato di abbozzo. Rimskij-Korsakov si accollò il peso del lavoro principale e affidò al giovane Aleksandr Glazunov l'incarico di ricostruire il terzo atto e comporre l'Ouverture, che ricordava perfettamente a memoria per averla sentita più volte al pianoforte da Borodin, il quale non si era mai preoccupato di fissarla sulla carta. L'opera venne eseguita per la prima volta il 23 ottobre 1890 al Teatro Mariinskij di Pietroburgo ed ebbe un notevole successo a livello nazionale. Fuori della Russia Il Principe Igor divenne popolare dopo la presentazione a Parigi nel 1909 promossa da Diaghilev con il celebre basso Caljapin.

Nell'Ouverture sono racchiusi in parte i temi-guida dell'opera improntati a quella chiara e lineare inventiva melodica ispirata al folclore russo. Si passa da un pensoso Lento iniziale a un ben ritmato e spigliato Allegro affidato ai fiati per poi dare ampio spazio a una frase cantabile di sapore orientale (annunciata dal corno e ripresa da strumentini e archi) e confluire alla fine in una festosa esplosione sonora di trascinante effetto teatrale.


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Villa Giulia, 24 luglio 1997

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Ultimo aggiornamento 18 luglio 2015