Wonne der Wehmuth (Piacere della malinconia), op. 83 n. 1

Lied in mi maggiore per voce e pianoforte

Musica: Ludwig van Beethoven (1770 - 1827)
Testo: Johann Wolfgang von Goethe Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1810
Edizione: Breitkopf & Härtel, Lipsia 1811
Dedica: Principessa Kinsky
Guida all'ascolto (nota 1)

Il dibattito critico sulla liederistica beethoveniana è pressoché concorde nel riconosere la sostanziale estraneità del maestro di Bonn alla più autentica poetica del Lied. Come ha ineccepibilmente osservato Mario Bortolotto « (...) innegabilmente Beethoven è, in quanto liederista, l'uomo del passato. L'interesse che egli dimostra per questa sorta di canto, nonostante i raggiungimenti di incalcolabile portata, è stato sempre marginale. E, per di più, privo di una direzione unitaria (...)». I singoli Lieder beethoveniani, insomma, sono di fattura anche pregevolissima, ma si rifanno a radici stilistiche dissimili che non vengono poi unificate (come avviene, ad esempio, in Schubert) da una precisa impronta del compositore.

Il Lied goethiano, "Wonne der Wehmut" (Piacere della malinconia), è stato composto nel 1810; nell'intento di valorizzare al massimo il testo poetico, Beethoven attribuisce al brano un andamento quasi di recitativo, a frasi tronche e ansiose che ricalcano il sofferto contenuto emotivo.

Arrigo Quattrocchi

Testo (nota 2)

WONNE DER WEHMUT
ESALTAZIONE DELLA TRISTEZZA
Trocknet nicht, trocknet nicht,
Tränen der ewigen Liebe!
Ach, nur dem halbgetrockneten Auge
Wie öde, wie tot die Welt ihm erscheint!
Trocknet nicht, trocknet nicht,
Tränen unglücklicher Liebe!
Non vi asciugate, non vi asciugate,
lacrime dell'eterno amore!
Ah come appare desolato, morto il mondo
all'occhio semiasciutto!
Non vi asciugate, non vi asciugate,
lacrime dell'amore infelice!
(Traduzione di Luigi Bellingardi)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 4 novembre, 1987
(2) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia;
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 4 dicembre 1970

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Ultimo aggiornamento 20 maggio 2016