Ich steh' mit einem Fuss im Grabe (Sono già con un piede nella fossa), BWV 156

Testo della cantata (nota 1)
1. SINFONIA
2. ARIA
Ich steh mit einem Fuß im Grabe,
Machs mit mir, Gott, nach deiner Güt,
Bald fallt der kranke Leib hinein,
Hilf mir in meinen Leiden,
Komm, lieber Gott, wenn dirs gefällt,
Was ich dich bitt,
Versag mir nicht.
Ich habe schon mein Haus bestellt.
Wenn sich mein Seel soll scheiden,
So nimm sie, Herr, in deine Händ.
Nur laß mein Ende selig sein!
Ist alles gut, wenn gut das End.
Sono già con un piede nella fossa,
Esercita con me, Iddio, la Tua bontà,
presto vi cadrà dentro il corpo infermo,
soccorrimi nelle mie pene,
vieni, Dio amato, se così Ti piace,
ciò che Ti chiedo supplice,
non me lo rifiutare.
La mia casa, io l'ho già messa in ordine.
Quando la mia anima dovrà prender congedo
nelle Tue mani accoglila, Signore.
Ma fa' che la mia fine, almeno, sia beata.
Tutto è buono, se buona è la fine.
3. RECITATIVO
Mein angst und Not,
Mein Leben und mein Tod
Steht, liebster Gott, in deinen Händen,
So wirst du auch auf mich
Dein gnädig Auge wenden.
Willst du mich
Meiner Sünden wegen
Ins Krankenbette legen,
Mein Gott, so bitt ich dich;
Lass deine Gute grosser sein.
Als die Gerechtigkeit;
Doch hast du mich darzu versehn,
Daß mich mein Leiden soll verzehren,
Ich bin bereit.
Dein Wille soll an mir geschehn;
Verschone nicht
Und fahre fort,
Laß meine Not nicht lange währen,
Je langer hier,
Je später dort.
La mia paura è la mia pena,
la mia vita è la mia morte
sono, amatissimo Iddio, nelle Tue mani,
spero che anche a me volgerai
il Tuo occhio pieno di grazia.
Se a causa dei mie peccati
Tu vuoi ch'io sia costretto
a giacere malato nel mio letto,
allora Ti prego, mio Dio:
fa che la tua bontà più grande sia
della giustizia.
Ma Tu mi hai già allenato ad accettare
che le mie pene mi rodano e consumino.
Sono pronto:
la Tua volontà si compia in me.
Non risparmiarmi nulla,
procedi per la Tua via,
fa' che non duri a lungo il mio soffrire,
quanto più a lungo durerà, me vivo,
tanto più tardi giungerò lassù.
4. ARIA
Herr, was du willst, soll mir gefallen.
Weil doch dein Rat am besten gilt.
In der Freude,
In dem Leide,
Im Sterben, Bitten und Flehn
Laß mir allemal geschehn,
Herr, wie du willst
Signore, ciò che vuoi deve piacermi,
poiché quel che decidi ha valore supremo.
Nella gioia,
nel dolore,
nel morire, nel pregare e supplicare,
fa' che mi accada sempre,
Signore, ciò che Tu vuoi.
5. RECITATIVO
Und willst du, daß ich nicht soll kranken,
So werd, ich dir von Herzen danken,
Doch aber gib mir auch dabei,
Daß auch in meinem frischen Leibe
Die Seele sonder Krankheit sei
Und allezeit gesund verbleibe.
Nimm sie durch Geist
Und Wort in acht,
Denn dieses ist mein Heil;
Und wenn mir Leib und Seel verschmacht.
So bist du, Gott, mein Trost
Und meines Herzens Teil!
E se non vuoi ch'io soffra e sia malato,
di tutto cuore Tu sia ringraziato.
Ma, in aggiunta, concedimi anche questo
che nel mio corpo, pur se rigoroso e saldo,
da malattia sia immune anche l'anima,
e resti sempre sana.
Abbine cura, guidala con lo spirito
e la parola,
poiché in questo io trovo la salute,
e se anima e corpo, languendo, mi si struggono,
Tu, Dio, sei mio conforto
e parte del mio cuore!
6. CORALE
Herr, wie du wille, so schicks mit mir
Im Leben und im Sterben;
Allein zu dir steht mein Begier,
Herr, laß mich nicht verderben!
Erhalt mich nur in deiner Huld,
Sonst wie du willst, gib mir Geduld,
Dein Will, der ist der beste.
Signore, sia di me ciò che Tu vuoi,
in vita e nel morire!
Tu solo sei l'oggetto di tutta la mia brama.
Signore, fa' che io non cada in perdizione.
Accoglimi, se vuoi, nella Tua grazia,
oppure, a piacere Tuo dammi pazienza,
poiché la Tua volontà è la migliore.
(Traduzione di Quirino Principe)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 16 ottobre 2003


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Ultimo aggiornamento 27 giugno 2003