Max Bruch

Colonia, 6 gennaio 1838 – Friedenau, 2 ottobre 1920

Biografia


Questa biografia di Max Bruch è tratta da Garzantina Musica, Garzanti Libri s.p.a, Milano, 2009

Compositore e direttore d'orchestra tedesco.

Fu allievo di C. Reinecke e F. Miller a Colonia; dal 1891 al 1911 insegnò composizione all'accademia di Berlino.

Celebre direttore d'orchestra, compì numerose toumées in Russia e in America: fu direttore stabile a Coblenza (1865-67), Berlino (1878-80), Liverpool (1880-83) e Breslavia (1883-90).

Si dedicò al teatro, ma con scarsa fortuna (Die Loreley, 1863; Hermione, 1872), mentre un successo vastissimo ottennero la sua produzione strumentale (le Sinfonie op. 28, 36 e 51; i Concerti op. 26, 44, 58, la Fantasia scozzese op. 46 e altri pezzi per violino e orchestra; Kol Nidrei op. 47 per violoncello e orchestra su melodie ebraiche; i Quartetti per archi op. 2 e 10) e quella per coro (una quarantina di composizioni sinfonico-corali con o senza solisti, fra le quali le cantate Schön Eliot, Frithjof e Odysseus, gli oratori Arminius, Acliilleus e Gustav Adolf, numerosi cori a cappella).

La sua fama è ancor oggi affidala alle variazioni Kol Nidrei (1881), originariamente per violoncello e orchestra, poi in diverse trascrizioni, e alle composizioni per violino e orchestra, specialmente al celeberrimo Concerto in sol minore op. 26.

Esponente del romanticismo musicale tedesco, Bruch espresse, in seno al movimento, la tendenza conservatrice, tenendosi lontano dalle esperienze di Liszt, Wagner e Brahms, e rifacendosi piuttosto al modello niendelssohniano.




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Ultimo aggiornamento 14 maggio 2019