Concerto in re minore per violino, organo, archi e basso continuo, RV 541


Musica: Antonio Vivaldi (1678 - 1741)
  1. Allegro (re minore)
  2. Grave (sol minore)
  3. ... (re minore)
Organico: violino, organo, archi, basso continuo
Composizione: data sconosciuta
Edizione: Ricordi, Milano, 1950
Guida all'ascolto (nota 1)

Quasi tutti i concerti vivaldiani mantengono la tradizionale struttura in tre movimenti (veloce-lento-veloce) codificata da Torelli e Albinoni. I movimenti veloci di ogni concerto sono scritti sempre secondo la forma-ritornello, nella quale un gruppo motivico iniziale (ritornello) esposto da tutta l'orchestra (Tutti) si alterna a episodi solistici (Solo) che possono sviluppare liberamente i motivi del ritornello o proporne di nuovi modulando alla tonalità del ritornello successivo. Il primo ritornello, che si ascolta all'inizio del concerto, è anche il più esteso e importante, quello che rimane fortemente impresso nella mente dell'ascoltatore: in esso vengono esposti, nella tonalità d'impianto, tutti i motivi e gli spunti tematici che ritorneranno, a volte in diversa successione, negli altri ritornelli. La sua struttura è di tipo modulare, basata su tasselli che si possono dividere e ricomporre, nei ritornelli successivi, in modo sempre diverso. Nel corso del movimento il ritornello viene ripreso (quasi sempre in forma abbreviata) quattro o cinque volte, toccando tutte le tonalità vicine a quella d'impianto. Negli episodi posti fra un ritornello e l'altro gli strumenti solisti, che quasi sempre vengono accompagnati dal solo basso continuo, godono di grande libertà e la scrittura a essi riservata prevede una ricca serie di figurazioni virtuosistiche che danno sempre all'ascoltatore quel senso di estemporaneità e freschezza inventiva che tanto aveva colpito i contemporanei del "Prete rosso". Raramente Vivaldi negli episodi solistici si rifà tematicamente al materiale del ritornello: il senso di novità dei Solo serve infatti a bilanciare la stabilità e la saldezza strutturale dei ritornelli.

Il ritornello dell'Allegro iniziale del Concerto per organo, violino e archi in re minore RV541 è articolato in tre parti: un "motto" iniziale (a), cui seguono progressioni di scale discendenti (b) e una cadenza conclusiva con cromatismi espressivi (c). Il primo episodio solistico riprende il motto iniziale del ritornello e prosegue con vivaci progressioni in cui si alternano i due solisti. Un ritornello abbreviato (b) conduce poi alla tonalità di la minore, nella quale si svolge il secondo episodio solistico e una nuova apparizione del ritornello. I due solisti si alternano regolarmente nel terzo episodio che conduce a un ritornello abbreviato (b) in fa maggiore. Prima del ritornello finale esposto dal Tutti in re minore, sono ancora i solisti a ripeterne per l'ultima volta il motto iniziale (a). Il secondo movimento (Grave), bipartito, è pervaso dal nostalgico canto del violino solista contrappuntato dall'organo, in perfetto stile cantabile italiano. L'Allegro finale è caratterizzato da un ritornello in danzante ritmo ternario che si alterna a brillanti episodi solistici che vedono sempre violino e organo dialogare in imitazione.

Alessandro De Bei


(1) Testo tratto dal libretto inserito nel CD allegato al n. 279 della rivista Amadeus


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Ultimo aggiornamento 8 febbraio 2017