Gli anni tra il 1902 e il 1907 furono estremamente importanti per quella che si suol definire la svolta neoclassica di Sibelius; furono anni turbolenti (i debiti e l'inclinazione al bere turbarono non poco la vita del compositore), ma, nello stesso tempo, ricchi di decisioni importanti (in quegli anni si trasferisce a Järvenpää) e intensamente produttivi.
La Terza Sinfonia (dedicata a Granville Bantock), iniziata nel 1904 e terminata nel 1907, venne diretta per la prima volta a Helsinki, il 26 settembre 1907, dal compositore stesso. La ricerca di un linguaggio scevro da connotazioni programmatiche fa sì che i legami di questa musica con il folclore scandinavo siano pressoché inesistenti. Il primo movimento, ad esempio, rispetto alle sinfonie precedenti è più semplice, più aderente al modello da manuale della forma-sonata. Il tema principale ha carattere essenzialmente ritmico ed è esposto dai violoncelli e dai contrabbassi, mentre il secondo tema è una melodia nostalgica, affidata inizialmente ai violoncelli, di sapore arcaico, in si minore. Il secondo movimento, anch'esso molto semplice strutturalmente, eppur dotato di una particolare grazia derivante dal continuo interscambio metrico tra 6/4 e 3/2, introduce la tonalità remota di sol diesis minore. Di maggior interesse formale è il terzo movimento diviso in due sezioni di quasi egual lunghezza; la prima assolve alle funzioni di esposizione e sviluppo, mentre la seconda sostituisce la ripresa introducendo un tema del tutto nuovo, esposto ancora dai violoncelli (Allegro con energia), dall'andamento di marcia.