Finlandia, op. 26

Poema sinfonico per orchestra dal n. 7 della Musica per la celebrazione della giornata della stampa, JS 137

Musica: Jean Sibelius (1865 - 1957)
Organico: 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, basso tuba, timpani, triangolo, piatti, grancassa, archi
Composizione: 1900
Prima esecuzione: Helsinki, 2 luglio 1900
Edizione: Fazer & Westerlund, Helsinki, 1901
Guida all'ascolto (nota 1)

Nel 1899 la dominazione dello zar Nicola II accentuò con alcune misure repressive l'oppressione della Finlandia; Sibelius, come molti altri intellettuali finlandesi, reagì contro questa nuova limitazione delle libertà più elementari. Il poema sinfonico Finlandia fu composto come finale di una serie di sei quadri (Tableaux), che descrivono scene leggendarie e storiche (i primi cinque furono infatti raccolti come op. 25 sotto il titolo generale di Scènes historiques), concepiti secondo lo spirito patriottico di quel periodo. Scritti tutti nel 1899 (poi rivisti, il sesto Tableau op. 26 Finlandia nel 1900, gli altri cinque op. 25 nel 1911) vennero eseguiti per le "Celebrazioni della stampa" il 14 dicembre dello stesso anno, a Helsinki, sotto la direzione dell'autore. Finlandia fa riferimento obbligato ed esplicito alle melodie popolari del paese.

Apre il poema sinfonico un tema agitato e quasi rabbioso degli ottoni, corto, accompagnato da rulli di timpani, incisivo. Ad esso risponde, a mo' di registro d'organo, la famiglia degli strumentini, con un tema di carattere religioso, che passando poi agli archi acquista fervore. Questo tema si collega direttamente a un Allegro moderato, che riporta, col tema d'apertura, al clima dell'inizio, reso più irrequieto e ansioso anche per l'apparire di una nuova idea caratteristica costituita da otto note rapidamente ripercosse che ricorrerà sino alla fine del brano. Ciò dà l'impressione di un nuovo Allegro, scandito da un poderoso inciso dei tromboni rafforzati dai timpani, che farà da persistente sottofondo all'esuberante tema in la bemolle maggiore. Lo stesso tema si espanderà, misto a quello di note ribattute, per tutta l'orchestra, sino all'intensa melodia, intonata dagli strumentini e poi raccolta dagli archi, che viene a interrompere per un momento il dinamico corso della composizione, così da suscitare la visione di una pace promessa a premio delle lotte combattute. Una prospettiva che il ritorno prepotente dei temi già ascoltati confermerà attraverso un'elaborazione conclusiva dagli accenti trionfali.


(1) Testo tratto dal Repertorio di Musica Classica a cura di Pietro Santi, Giunti Gruppo Editoriale, Firenze, 2001


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Ultimo aggiornamento 18 ottobre 2019