Il balletto Cenerentola, composto nel 1946, è il secondo dei balletti scritti in Russia da Prokofev dopo il suo rientro definitivo in patria nel 1932. Come già aveva fatto col precedente Romeo e Giulietta, Prokofev ricavò poi dalla composizione tre suites da concerto. Musicalmente, Cenerentola presenta una grande ricchezza di spunti lirici e amorosi, cui si accompagnano una garbata ironia, colorata talvolta di inflessioni genuinamente umoristiche, un'orchestrazione brillante, godibilità melodica e una grande vivacità ritmica. La musica caratterizza la protagonista con tre temi: il primo allude alla Cenerentola maltrattata, il secondo alla Cenerentola candida dei sogni ad occhi aperti, e il terzo, ampiamente melodico, alla Cenerentola innamorata e felice. Oltre ai caratteri della fanciulla Prokofev cerca di esprimere quelli del padre pavido, della crudele matrigna, delle sorelle perfide e beffarde, del principe giovane e ardente, in modi immediatamente comprensibili e conformi alla tradizione del balletto classico, ovvero romantico. Commissionata a Prokofev dal Teatro Kirov di Leningrado e terminata nell'estate del 1944, Cenerentola andò in scena la prima volta al Teatro Bolscioi di Mosca il 21 novembre 1945.
L'Introduzione della Suite n. 1 è costruita sui temi della vita tribolata e oscura di Cenerentola e su quelli della sua felicità dopo aver trovato la fortuna e l'amore del principe. La successione dei due brani seguenti, la Danza dello scialle e la Lite, inverte l'ordine degli episodi che aprono il balletto e in cui le due sorelle di Cenerentola, litigando per uno scialle che stanno ricamando, finiscono per strapparlo, e poi danzano ognuna con il proprio pezzo. Il terzo brano illustra le immagini della Fata nonna e della Fata dell'inverno (un Adagio lamentoso e misterioso e un Allegro moderato di contenuto rigore). La Mazurka segna l'apparire del principe a corte. La Partena di Cenerentola per il ballo è un valzer che trova ulteriore espansione nel pezzo) seguente. La Mezzanotte desta la scena fantastica, il clima drammatico dell'episodio finale del secondo atto, quando i rintocchi dell'orologio, una danza di nani, sinistre fanfare annunciano la fine dell'incantesimo e richiamano Cenerentola alla sua povera condizione.