La Canterina

Intermezzo musicale in due atti, Hob:XXVIII:2

Libretto dell'opera

ATTO PRIMO

(Camerino di messer Pelagio)

n. 1 - Aria e recitativo
APOLLONIA
Che visino delicato
Che ti fa questo belletto!
Benedetto sia colui che l'inventò!
VOCE DI GASPARINA
(Nella sala di musica)
Ah! Ah! Ah!
APOLLONIA
Oh, ve' la differenza che v'è tra
il bianco di Madama Celia e questo
me die la cameriera della Marchesa Impiastro.
VOCE DI GASPARINA
Ah! Ah! Ah!
APOLLONIA
Eccola! Già l'ho detto:
Benedetto...
Decoro de' teatri, quint'elemento
di noialtre donne!
GASPARINA
(Entra)
Ah! ah! Bussano! Chi sarà?
APOLLONIA
Sarà il Maestro...adesso!
Oh, oh, Don Ettore!
GASPARINA
Vostra madre sta bene?
DON ETTORE
Sì. E vedete, questo è suo. Io l'ho preso.
È'l dono a voi, assieme con quest'Olanda.
GASPARINA
Ma se mai se n'accoge?
DON ETTORE
Ella m'ama.
Io gli'l dico e si sta zitta.
GASPARINA
Madre, vedi! Che bella cosa ricca!
Che tela di signore che m'ha dato Don Ettore
APOLLONIA
Oh! bella cosa!
(Fra sè)
Valerà tre doppie tutto il regalo!
(A Don Ettore)
Ah, povera ragazza!
Ella non ha persona che un sospiro le dia,
col fatigare noi pensiamo al mangiare.
DON ETTORE
Senti, Gasparina!
Starò a pranzo con te questa mattina.
GASPARINA
Padrone!
Ma bisogna trattenersi un pochetto
finché prenda lezione e il Maestro vada via.
DON ETTORE
Ti servo, anima mia!
Ma, "il Maestro", chi è?
GASPARINA
Oh, egli è un uom fantastico.
Mi sgriderebbe subito.
APOLLONIA
Ti conosce ragazza...
(s'ode la porta)
APOLLONIA
Uh, la porta. Diavolo!
GASPARINA
Come farem? Chi è?
APOLLONIA
Il Maestro!
GASPARINA
Il Maestro!
(Don Ettore entra in camera)
DON PELAGIO
(Entra)
Donne belle! Accostati ed ascolta un po'
quest'aria ch'ho scritta questa notte. Vedi,
è in Do, La, sol, re, terza maggiore, con gli
corni che entrano e rinforzano con le sordine.
Oh, quest'uscite a solo d'oboe!
Senti un po'! Recitativo!

n. 2 - Recitativo

"Che mai far deggio?
Sposo...ti vedrò esangue?
E spirerai quell'alma?
E chiuderai quei lumi, quei dolci lumi?
Ite al tiranno! Oh, Dio!
Io, d'altri e non più tua?
Che far deggio?"

n. 3 - Aria

"Io sposar l'empio tiranno?
Io mirar lo sposo estinto?
Che farai, misero cor?"
DON PELAGIO
Che dici?
GASPARINA
Viva!
APOLLONIA
Bravo, signor Maestro!
DON PELAGIO
Via!
(A Gasparina)
Canta appresso a me!

n. 4 - Recitativo
DON PELAGIO, GASPARINA
"Che mai far deggio! Sposo!"
DON PELAGIO
"Sposo!" Dolce, dolce...
DON PELAGIO, GASPARINA
"Ti vedrò esangue?"
DON PELAGIO
Tieni...
APOLLONIA
"Esangue" fa così...
DON PELAGIO
Gnora, fa calze! Non t'impacciar!
DON PELAGIO, GASPARINA
E spirerai quell'alma?
APOLLONIA
Spirare, apri la bocca!
DON PELAGIO
(A Gasparina)
Vedi, che vituperio!
GASPARINA
Soffritela, Maestro. La sapete!
DON PELAGIO, GASPARINA
"E chiuderai quei lumi, quei dolci lumi!"
DON PELAGIO
(Guardandola)
Ah, quei "dolci lumi!"
GASPARINA
"Quei dolci lumi..."
DON PELAGIO
Dolci lumi tuoi...
GASPARINA
"Tuoi" non vi sta.
DON PELAGIO
Parlo di te!
APOLLONIA
Ci vuole "Lumi tuoi" fa più grazia, tu non capisci?
Ecco: "E chiuderai..."
DON PELAGIO
(Sottovoce a Gasparina)
Quella fetente bocca! Fa partire la Gnora!
GASPARINA
Signora madre, un po' di cioccolata!
(Apollonia esce)
APOLLONIA
Dammi la chiave! "E chiuderai..."
GASPARINA
Viva il signor Maestro!
DON PELAGIO
Hai vinto già il Maestro, figlia cara.
Via, partiamo, ch'è tardi.
GASPARINA
Ve n'andate?
DON PELAGIO
Sì, figlia cara mia.
(Fra sè)
Vedi, ch'occhiate!
GASPARINA
(Guardando in camera)
Il Maestro è partito. Venga! Che scimunito!
S'ha rotto il collo, sì! Non l'hai veduto? Sei orbo?
(Finalmente Apollonia e Don Ettore entrano)
GASPARINA
Presto! È ora già di pranzo.
(Don Pelagio ritorna)
DON PELAGIO
(Fra sè)
Diavolo! Che ascolto?
GASPARINA
Vedi, fatti capace!
DON ETTORE
Io sempre sono stato a far la spia.
Né l'ho veduto...
GASPARINA
Ed via!
DON ETTORE
Mi è toccato a dar luogo al signor Maestro!
DON PELAGIO
(Fra sè)
Or io do luogo a voi.
Ah, così sono le vicende umane!
GASPARINA
Che luogo? Tu sei matto!
DON PELAGIO
(Fra sè)
Ah falsa! Ah finta! Più del Falsetto istesso!
DON ETTORE
E quanto deve ancora?
GASPARINA
Quattro zecchini!
DON ETTORE
Lascialo in mal'ora!
DON PELAGIO
(entra)
No, no! Voglio pagare!
Dica signora, l´ho a dare?
GASPARINA
(Fra sè)
Uh, rovina!
(Don Pelagio apre il suo portafoglio)
DON ETTORE
Lei che va facendo?
DON PELAGIO
(A Don Ettore)
Zitto, viso di capra!
(A Gasparina)
Prendi. Ecco il denaro!
APOLLONIA
(Entra)
Presto in tavola, che siete arrivati!
GASPARINA
(Fra sè)
Ah, ch'è venuto il precipizio mio!
APOLLONIA
(Civetta)
Signor Maestro!
DON PELAGIO
(A Don Ettore)
Signor "Corno!" Addio!
(A le donne)

n. 5 - Quartetto

Scellerata! mancatrice! traditrice!
Vo' gridar dalli balconi:
"Queste donne, miei padroni,
Sono false ed assassine!" Basta dir:
"Son canterine", imparatelo da me!
APOLLONIA
Non gridate! Che sventura!
Per l'affanno e la paura...
GASPARINA
Per pietade! Ch'accidente!
... io mi reggo appena in piè.
DON ETTORE
Signor mio, lei l'uccida che poch'è.
APOLLONIA
(sarcastica)
Ci buttiamo a' piedi vostri.
DON PELAGIO
Lungi, lungi, gente ingrata!
Castigata hai da restar!
DON ETTORE
(A Gasparina)
La mia tela, i miei diamanti!
Non servon questi pianti?
Or ti faccio cancelar?
GASPARINA, APOLLONIA
Ch'accidente... Che sventura... Per l'affanno...

ATTO SECONDO

(Casa de Don Pelagio)
GASPARINA
Oh, rovinate noi!
APOLLONIA
Che si farà?
GASPARINA
Per fare e modo tuo,
io mi trovo ridotta in questo stato!
APOLLONIA
Se mi avessi ascoltato,
non corressi rischio...
GASPARINA
Ti fossi rotto il collo quando venisti in casa,
eh, ruffianaccia cenciosa!
APOLLONIA
Si, signora, cosa non farmi parlare...
GASPARINA
Parla! Parla! Che possa tu scoppiare!
(Escono)

n. 6 - Aria
DON PELAGIO
(Entra con un notaro)
Signor mio,
l'ufficio suo lei lo faccia con rigor.
Questa casa è roba mia, queste donne vadan via!
Lei si sbrighi, mio signor!
GASPARINA
(Entra)
Che mai vuol dir tal cosa?
DON PELAGIO
Signora virtuoso,
vuol dir che lei si sfratti di questa casa,
ch'è mia con tutto il mobile,
mi soddisfi delle mie mensate,
e poi sen' vada in pace, lungi da me,
dove le pare e piace!
(Al notaro)
Carcerate costei, lei e la sua "madre".
GASPARINA
Oh Dio! Deh ti muova a pietà il pianto mio?

n. 7 - Aria

Non v'è chi m'aiuta?
Non v'è chi me sente? No!
Afflitta e dolente, più voce non oh!
(Esce)
DON PELAGIO
Misera! Dove andrà?
Se si fermava un altro pochettino,
m'avrebbe già veduto uscir le lagrime.
Veramente il castigo è troppo rigoroso.
Ma che, merita peggio quell' ingrata!
La voglio veder morta disperata!
(ai soldati)
Via, facchini, portate in casa codeste robe!
(Gasparina entra)
DON PELAGIO
Dove ne vai?
GASPARINA
Disperata a buttarmi in qualche pozzo.
DON PELAGIO
(Fra sè)
Misera! più non posso!
GASPARINA
Conosco che da voi non merito
ne pure esser guardata.
Confesso il fallo mio.
Però vi chieggo prima umilmente perdon,
poi parto. Addio.
DON PELAGIO
(Fra sè)
Or crepo.
(A GAsparina)
Senti, figlia. Io ti perdono.
Le mesate ti dono, e acciocchè non si dica...
GASPARINA
Lo veggo... ma son confusa.
Ah, un'altra volta lasciatemi baciar la mano.
DON PELAGIO
(Ai soldati)
Facchini, piano. Laciatele ogni cosa!
GASPARINA
Che alma generosa.
Ah, mi voglio buttar a' piedi vostri e non partirne più.
DON PELAGIO
Piano, che fai?
Facchini, in casa andate
e tutte le mie robe qua portate!
GASPARINA
Ma ohimè, sento mancarmi...
DON PELAGIO
Cos'è?
GASPARINA
La gran paura... la collera... il digiuno.

n. 8 - Recitativo
DON PELAGIO
O stelle! Aiuto! Gnora! Don Ettore!
Ah, poverina, come è fredda.
Avessi la caraffina di melissa sopra per farla rivenire...
DON ETTORE
(Entra con Apollonia)
Io sono chiamato qui...
APOLLONIA
Chiamata sono anch'io!
DON PELAGIO
Oibò, non me la trovo!
DON ETTORE
Ma... cosa vedo?
APOLLONIA
Ah, mia figlia svenuta! O povera me!
DON PELAGIO
Prendi qua!
DON ETTORE
Prendi là!
DON PELAGIO
Piano!
DON ETTORE
Adagio!
DON PELAGIO
Oibò, è questa la borsa!
DON ETTORE
Che bon odore è quello de' diamanti!
DON PELAGIO
Oh buona, ella l'odora,
poveretta sta fuor di sè. Apollonia!
APOLLONIA
(Fra sè)
Fingi bene, mia figlia benedetta!
L'è del mestier!
(Forte)
Ah, poverina figlia!
DON ETTORE
(Fra sè)
Ha un poco di furbetta!
DON PELAGIO
Via, spirto, mia diletta!

n. 9 - Quartetto
DON PELAGIO
Apri pur, mia dea terrestre,
l'amorose tue finestre
ch'all'oscuro mi fai star!
APOLLONIA
Ah, rischiara quelle ciglia
guarda intorno, cara figlia!
(Fra sè)
Non lasciarti mai scappar!
DON ETTORE
(Fra sè)
Non l'intendo, sia rossore?
O più tosto un finto amore...
Basta! Non mi vo' fidar.
GASPARINA
Ah, mi sento ristorata.
Già mi trovo risanata.
Pian...ohimè! Torn' a mancar.
DON PELAGIO
Quest'è borsa...
GASPARINA
Mi ristora...
DON ETTORE
Quest'è gioia!
GASPARINA
Com'odora, mi consola in verità!
DON ETTORE
(Fra sè)
Quest'anello allegra il core
(Forte)
Per il prezzo, non per l'odore!
DON PELAGIO
(Fra sè)
La mia borsa allegra il core
(Forte)
per il suon, non per l'odore!
DON ETTORE, DON PELAGIO
(Fra sè)
Troppo scaltra è questa qua!
APOLLONIA
Guarda intorno, cara figlia.
(Forte)
Non lasciarti mai scappar!
GASPARINA
Mio diletto, caro, caro,
sei bonino, sei bellino!
DON PELAGIO
Mia diletta! La mia borsa sta in camino.
Via, la voglio regalar.
DON ETTORE
Cara! Quest' anello sta in camino.
Via, la voglio regalar.
GASPARINA
Vo' provar il mio destino:
Mi preparo a trionfar!
APOLLONIA
Tenta pur il tuo destino:
Ti prepara a trionfar!


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Ultimo aggiornamento 25 agosto 2013