Baal Shem. Tre quadri di vita Cassidica

per violino e pianoforte

Musica: Ernest Bloch (1880 - 1954)
  1. Vidui (Pentimento) - Un poco lento
  2. Nigun (Improvvisazione) - Adagio non troppo
  3. Simchas Torah (Esultanza) - Allegro giocoso
Organico: violino, pianoforte
Composizione: 1923
Prima esecuzione: Cleveland, 6 febbraio 1924
Edizione: Carl Fischer, New York, 1924
Dedica: Sophie Bloch
Guida all'ascolto (nota 1)

A proposito di Ernest Bloch e della moderna rinascita della musica ebraica scriveva nel 1923 Fernando Liuzzi sul Pianoforte del Luglio-Agosto: "Questa gente rotta, smembrata, dispersa, assorbita ormai dall'amore giusto e totale delle nuove terre, dall'aderenza consciente alle nuove civiltä, questa gente ehe non ha serbato dell'ereditä lontanissima, come cosa viva, come unico filo di continuitä e di collegamento interiore, se non la sua liricitä profonda e il senso del canto originario, non si puö rappresentarla ne' suoi tratti piü intimi se non la si illumini del solo raggio ancora capace di penetrarla. C'è nel fondo dell'anima ebraica un mistero che non si rivela se non musicalmente. Ogni popolo del resto, non è se stesso che nella sua arte: e il popolo d'lsraele, da poesia e musica in fuori, altra arte non ebbe. Oggi, meravigliosamente viva ancora l'antica poesia, la lettera, la forma di quella sua musica è morta. Ma n'è rimasto attivo lo spirito, ricco ancora delle linfe etniche ehe lo alimentarono e lo accesero di fervore in secoli remoti„.

Dei "tre quadri di vita cassidica„ raecolti sotto il titolo di Baal Schem, scrive il Castelnuovo-Tedesco {Pianoforte, febbraio 1925, recensioni): "Si potrebbero ravvicinare ai tre Poèmes juifsa per orchestra, in quanto presentano gli stessi tre movimenti dell'anima ebraica: la tristezza, l'esaltazione lirica e la gioia sfrenata. In Vidui (Pentimento) la melodia del violino si svolge lenta, stanca, con una uniformitä d'accenti che suggerisce la visione di una pianura senza fine in un'atmosfera grigia. In Nigun (Improvvisazione) l'uomo ehe si lamentava si leva d'un tratto fieramente e s'esalta nell'invocare il suo Dio e nel rievocare le glorie della sua razza: anche in questa pagina il pianoforte, con tendenza a suscitare echi e colori orchestrali, contribuisce a porre in primo piano la linea melodica del violino, varia di atteggiamenti, interrotta da frequenti fratture e cadenze, sempre fortemente accentuata ritmicamente. In Simchas Torah (Esultanza) sembra che altri uomini siano sopraggiunti, e l'esaltazione dell'uno si comunichi agli altri, ed a poco a poco il canto si tramuti in danza, in gesto, in frenesia; e il pianoforte aggiunge voci al coro e diviene sempre piü nutrito e dominante,,.


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 8 febbraio 1929


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Ultimo aggiornamento 29 aprile 2021