Wer lieben will, muss leiden, op. 49 n. 7

Lied per voce e pianoforte

Musica: Richard Strauss (1864 - 1949)
Testo: da "Elsdssische Volkslieder" raccolti da Curt Mundel Organico: voce, pianoforte
Composizione: Berlino-Charlottenburg, 21 settembre 1901
Edizione: A. Furstner, Berlino, 1902
Dedica: alla sua cara moglie
Testo (nota 1)

Wer lieben will, muss leiden,
Ohne Leiden liebt man nicht,
Drum bin ich ein armes Mädchen,
Kein' Mensch' hab ich jetzt mehr.
Chi vuole amare deve soffrire,
senza sofferenze non si ama,
per questo io sono una povera fanciulla
e non ho più nessuno al mondo.
Jetzt geh' ich auf den Kirchhof,
Auf meiner Mutter Grab,
Und thu' so bitterlich weinen,
Bis sie mir Antwort gab.
Ora vado al cimitero,
alla tomba di mia madre,
e piango tanto amaramente
che lei infine mi dà una risposta.
Und durch die Allmacht Gottes
Gab sie mir gleich Antwort.
Drei Wörtlein thut sie sprechen
Aus ihrer kühlen Gruft:
E per grazia dì Dio onnipotente
essa subito mi risponde.
Tre parole pronuncia,
dalla sua fredda fossa:
Ach, Tochter, liebe Tochter,
Erwarte nur die Zeit.
Der Tod wird dich schon holen
Hin in die Ewigkeit.
Ah, figlia, cara figlia,
aspetta pure il tuo tempo.
Verrà la morte a prenderti
per portarti nell'eternità.

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 22 novembre 1968


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Ultimo aggiornamento 8 agosto 2013