Romanza in fa maggiore per violoncello e pianoforte, o.Op. 75 (TRV 118)


Musica: Richard Strauss (1864 - 1949)
Organico: violoncello, pianoforte
Composizione: 1883
Edizione: Schott, Magonza, 1986
Dedica: Anton Ritter von Knözinger

Esiste una versione per violoncello e orchestra rielaborata da Hans Wihan
Guida all'ascolto (nota 1)

Solo da qualche anno la Romanza in fa maggiore è venuta alla luce dagli archivi di Garmisch, residenza di Strauss, ma la sua esistenza era conosciuta sin dagli inizi dell'attività del compositore, il cui nome si impóse subito, quando era ancora giovane, all'attenzione del mondo musicale e artistico. La Romanza fu scritta nel 1883, poco dopo la Sonata in fa maggiore per violoncello e pianoforte op. 6, e fu dedicata allo zio del compositore, Anton Ritter von Knözinger, magistrato a Monaco, che ha conservato a lungo il manoscritto. La Romanza fu composta per il violoncellista Hans Wihan, che la eseguì per la prima volta con l'orchestra di Corte di Monaco, la stessa in cui il padre di Strauss suonava il corno. Infatti della Romanza in fa maggiore esistono due versioni: una per violoncello e orchestra, rielaborata dal citato Wihan, e una per violoncello e pianoforte, che viene eseguita stasera. Va detto, a titolo di cronaca, che la prima interpretazione moderna della Romanza nella versione per violoncello e orchestra ebbe luogo all'Opera di Dresda il 21 maggio 1986, ma già un'altra esecuzione in forma privata c'era stata l'anno precedente a cura dell'Istituto Richard Strauss con il violoncellista Peter Wòpke e l'orchestra diretta da Wolfgang Sawallisch.

La Romanza è in un solo movimento (Andante cantabile) e si snoda secondo uno stile melodico chiaro e suadente. Emerge la voce calda e vibrante del violoncello, impostata sulle tonalità del registro rnedio-alto dello strumento. Dopo un inizio meditativo il discorso si fa più movimentato, pur nell'ambito di una struttura formale d'impianto tradizionale. Alla fine tutto sfuma in una delicata tessitura di modulazioni, secondo la scelta tecnica vincenta del migliore Strauss. Non c'è dubbio che la Romanza in fa maggiore costituisce un documento interessante ai fini di una più approfondita conoscenza della forte personalità di un artista che ha dominato la cultura musicale europea tra la fine del secolo scorso e la prima metà del nostro Novecento.


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 22 Marzo 1991


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Ultimo aggiornamento 17 luglio 2011