Lob des Leidens | Elogio del dolore |
O, schmäht des Lebens Leiden nicht! Seht ihr die Blätter, wenn sie sterben, Sich in des Herbstes goldenem Licht Nicht reicher, als im Frühling färben? Was gleicht der Blüte des Vergehens Im Hauche des Oktoberwehens? |
Oh, non inveite contro i dolori della vita! Guardate le foglie, quando muoiono, non sono forse, nella luce dorata d'autunno, più ricche di colore che in primavera? Cosa può eguagliare l'ultima fioritura scossa dalle brezze ottobrine? |
Krystallner als die klarste Flut Erglänzt des Auges Tränenquelle, Tief dunkler flammt die Abendglut, Als hoch am Tag die Sonnenhelle, Und keiner kußt so heissen Kuß, Als wer für ewig scheiden muß. |
Più cristalline delle acque più limpide risplendono le lacrime che sgorgano dagli occhi, e più intenso fiammeggia l'ardente crepuscolo, della luce del sole quando è alto, di giorno, e nessun bacio è più ardente di quello di coloro che si separano per sempre. |
(Traduzione di Ferdinando Albeggiani) |