DES DICHTERS ABENDGANG |
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Ergehst du dich im Abendlicht, (das ist die Zeit der Dichterwonne), so wende stets dein Angesicht zum Glänze der gesunknen Sonne! In hoher Feier schwebt dein Geist, du schauest in des Tempels Hallen, wo alles Heiige sich erschleust und himmlische Gebilde wallen. Wann aber um das Heiligtum die dunkeln Wolken niederrollen, dann ist's vollbracht, du kehrest um, beseligt von dem Wundervollen. In stiller Rührung wirst du geh'n, du trägst des Liedes Segen; das Lichte, das du dort gesehn, umglänz dich mild auf finstern Wegen. |
Tu vai passeggiando nella luce della sera, (tale è l'ora dell'estasi del poeta), volgi allora il tuo volto verso il riflesso del tramonto del sole! In grande letizia si libra il tuo spirito, tu getti lo sguardo negli atri del cielo, ove si mostra tutto ciò che è santo e fluttuano le creature celesti. Quando però attorno al santuario s'addensano le nubi oscure, tutto è finito allora: tu torni indietro, beato di tutto quel miracolo. In serena commozione tu te ne andrai, portando la benedizione del canto; la luce, da te vista lassù, ti circonda di splendore lungo il cammino oscuro. |
(Traduzione di Paola Fontecedro) |