Illalle (A sera), op. 17 n. 6

Lied per voce e pianoforte

Musica: Jean Sibelius (1865 - 1957)
Testo: Aukusti Valdemar Forsman Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1898
Edizione: Breitkopf & Härtel, Lipsia, 1906
Testo (nota 1)

ILLALE A SERA
Oi, terve! tumma, vieno tähti-ilta,
Sun haaveellista hartauttas lemmin
Ja suortuvaisi yötä sorjaa hemmin,
Mi hulmuaapi kulmais kuulamilta.
Vieni dolce sera, vieni nello splendore delle stelle.
Oh, lascia che io senta scorrere sulla mia fronte
la tua aria profumata così dolce.
Lascia che il silenzio mi ricopra teneramente.
Kun oisit, ilta, oi, se tenhosilta,
Mi sielun multa siirtäis lentoisammin
Pois aatteen maille itse kun ma emmin,
Ja siip' ei kanna aineen kahlehilta!
Attraverso il tuo esile ponte di magia
la mia anima vorrebbe viaggiare in una terra di sogni
Non più gravato dalla tristezza e dalla vergogna
Mi abbandonerei volentieri alle pene della vita.
Ja itse oisin miekkoinen se päivä,
Mi uupuneena saisin luokses liitää,
Kun tauonnut on työ ja puuha räivä,
La luce stessa, i cui vincoli tagli ogni giorno
vorrebbe fuggire, esausta, cercando quei luoghi
dove le tue mani delicate alleviano fatica e tensione.
Kun mustasiipi yö jo silmään siitää
Ja laaksot, vuoret verhoo harmaa häivä -
Oi, ilta armas, silloin luokses kiitää!
E, stanco degli sforzi e del clamore della vita
anch 'io ho scritto dei tuoi abbracci
Oh, dolce sera, fammi riposare per sempre.
(Traduzione dallo svedese di Marja-Liisa Murole)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia;
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 12 maggio 2000


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Ultimo aggiornamento 18 febbraio 2016