Iz yevreiskoi narodnoi poezii (Dalla poesia popolare ebraica), op. 79a
Ciclo di canzoni per soprano, contralto, tenore e orchestra
1. PIANTO SU UN BAMBINO MORTO
Soprano e mezzosoprano
Sole e pioggia, luce ed
ombra,
è scesa la nebbia, la luna è impallidita.
- Ha partorito, chi?
- Ha avuto un figlio, un figlio.
- Com'è il suo nome?
- Il suo nome è Michele.
- E dove sei stato cullato, Michele?
- In una culla.
- E che t'han dato da mangiare?
- M'han dato del pane e delle cipolle.
- E dove ti hanno sepolto?
- In una fossa comune.
Oh! Il bimbo in una fossa, in una fossa comune.
Michele, in una fossa.
2. MAMMA E ZIA PREMUROSE
Soprano e mezzosoprano
- Bai, bai, bai, va,
papà, al villaggio!
Portaci una meletta
affinchè i nostri occhi non soffrano troppo!
Bai, bai...
- Bai, bai, bai, va, papà, al villaggio!
Portaci un pollo
affinchè i nostri denti non soffrano troppo!
Bai, bai...
- Bai, bai, bai, va, papà, al villaggio!
Portaci un'anatra
affinchè il petto di noi piccoli non soffra
troppo!
Bai, bai ...
- Bai, bai, bai, va, papà, al villaggio!
Portaci un'oca
affinchè il petto di noi piccoli non soffra
troppo!
Bai, bai...
- Bai, bai, va, papà, al villaggio!
Portaci qualche granello di tornasole
affinchè la testa di noi piccoli non soffra
troppo!
Bai, bai...
- Bai, bai, bai, va, papà, al villaggio!
portaci un coniglio
affinchè le nostre dita non soffrano troppo!
Bai, bai...
3. NINNA NANNA
Mezzosoprano solo
Mio figlio è il
più bello sulla terra,
dormi tranquillo, sono io a vegliare.
Tuo padre è in Siberia, in catene dallo zar, ma tu dormi
Liou-liou-liou.
Mentre ti coccola nella culla, tua madre piange.
Comprenderai più tardi perché lei soffre.
Tuo padre è nella lontana Siberia
mentre io vivo in miseria.
Dormi però, il meglio possibile, almeno tu.
Liou liou liou..
Il mio dolore è più nero della notte,
dormi tu tranquillo, sono io a vegliare.
Dormi mio tesoro, dormi figlio mio, dormi.
liou-liou-liou...
4. PRIMA DI UNA LUNGA SEPARAZIONE
Soprano solo, Tenore solo
- Ah, Abramo,
come potrei vivere senza te?
Io senza te, tu senza me,
come potremmo vivere distanti l'uno dall'altra?
- Ti ricordi quando eravamo assieme alla porta d'ingresso,
ricordi quel che m'hai detto in segreto?
Ah, Rivotchka, dammi le tue labbra,
cara fanciulla!
- Ah, Abramo, come potremo ora vivere?
Io senza te, tu senza me,
come una porta senza il suo battente!
- Ti ricordi quando abbiamo camminato mano nella mano,
ricordi quel che m'hai detto sul boulevard?
Ah, Rivotchka, dammi le tue labbra,
cara fanciulla!
Soprano e tenore assieme
- Ah, Abramo! Ah,
Abramo!
- Ah, Rivotchka, dammi le tue labbra,
cara fanciulla!
5. AVVERTIMENTO
Soprano solo
Ascolta, Khassia!
Non bisogna uscir di casa, ti proibisco d'uscire,
non andar a spasso, sta attenta a non andar a spasso
con chiunque, sta attenta, sta attenta!
Se tu te ne andrai via, se andrai a spasso sino al mattino dopo,
ah, quando tornerai, sarai in lacrime.
Khassia!
Ascoltami, Khassia!
6. IL PADRE ABBANDONATO
Mezzosoprano solo, Tenore
solo
Heleh, il vecchio
s'è messo il cappotto sulle spalle.
Sua figlia, stando a quel che han detto,
se n'è andata verso il porto.
- Tsirele, figlia mia, torna da tuo padre,
ti farò dono di eleganti vesti per le tue nozze.
Tsirele, figlioletta mia,
ti comprerò degli orecchini, degli anelli.
Tsirele, figlioletta mia,
ti darò anche un bel giovanotto,
un bel giovanotto io ti darò.
- Non ho bisogno di bei vestiti,
non ho bisogno di anelli. Io sposerò
il commissario di polizia.
Mezzosoprano e tenore
assieme
- Signor commissario,
cacciate via al più presto quel vecchio ebreo!
- Tsirele, flglioletta mia, torna da tuo padre!
Torna da tuo padre, torna da tuo padre!
Ah, Tsirele!
7. CANTO SULLA MISERIA
Tenore solo
Il tetto dorme tranquillo
al di sopra del granaio,
sotto la paglia. Nella culla dorme un bimbo
tutto nudo, senz'alcuna veste.
Hop, hop, più in alto, più in alto!
Una capra mangia la paglia del tetto,
hop, hop, più in alto, più in alto!
La capra mangia la paglia del tetto, ahimè!
La culla è nel granaio,
nella culla un ragno tesse la rete della mia sfortuna.
Succhia via tutta la mia felicità,
e non mi lascia altro che la miseria.
Hop, hop, più in alto, più in alto!
La capra mangia la paglia del tetto.
Hop, hop, più in alto, più in alto!
La capra mangia la paglia del tetto, ahimè!
Il gallo è nel granaio,
con la sua cresta rosso vivo.
Oh moglie mia, cerca di procurarti
per i figlioletti un pezzo di pane nero.
Hop, hop, più in alto, più in alto!
La capra mangia la paglia del tetto.
Hop, hop, più in alto, più in alto!
La capra mangia la paglia del tetto, ahimè!
8. INVERNO
Tenore solo
La mia Sheydl è
costretta a letto,
e con lei, pure malato, il nostro figlioletto.
Non c'è neanche un pezzo di legno per scaldare la gelida
capanna,
mentre fuori, attorno alle mura, urla il vento.
Ah!...
Tenore, soprano e
mezzosoprano
Il grande freddo e il
vento sono tornati,
noi non abbiamo più la forza di sopportarli e di tacere.
Gridate allora, piangete allora, figlioletti miei,
l'Inverno è tornato.
Tenore, soprano e
mezzosoprano
Ah...Ah... Ah...
9. UNA BELLA VITA
Tenore solo
Dei vasti campi, miei cari
amici,
non ho più cantato per
questi lunghi anni neri.
Non è per me che questi campi sono
ora in fiore,
non è per me che le rose colano gocce di
rugiada.
Nell'angusto sotterraneo, nelle tenebre umide,
io un giorno ho vissuto, torturato dalla
miseria.
E un canto triste s'è levato dal sotterraneo,
il canto della mia miseria, della mia
sfortuna, del mio
supplizio che non ha più parole.
Ruscello del mio kolkhoz, scorri pieno di allegria,
di corsa trasmetti agli amici i miei saluti,
avvertili che la mia casa ora è nel kolkhoz,
e che un albero in fiore sta davanti alla mia finestra.
Ora i campi sono in fiore proprio per me,
mi si nutre di latte e di miele.
Sono felice, e tu raccontalo ai miei fratelli;
d'ora innanzi canterò dei campi del kolkhoz.
10. CANTO DELLA FANCIULLA
Soprano solo
Sul prato, all'orlo della
foresta sempre rimembrata,
dal mattino alla sera guardiamo le schiere di kolkhoziani al lavoro.
Mi siedo sulla collina con la piccola mia oboe.
Non smetto mai d'ammirare le bellezze del mio paese,
gli alberi alti e meravigliosi nello smagliante color verde,
e nei campi le spighe dorate e fascinose.
Oi, oi, oi, liou-liou-liou!
Qualvolta un ramo mi sorride, d'improvviso una spiga mi ammicca,
una grande gioia brilla e seduce il mio cuore.
Canta, mia piccola oboe: è facile cantare in due.
Le vallate e le montagne ascolteranno il nostro canto gioioso.
Soprattutto, non si dovrà piangere, o mia oboe!
Dimentica le sofferenze passate
e fa sì che i tuoi spunti melodici prendano lo slancio
verso ammalianti confini lontani.
Oi, oi, oi, liou-liou-liou!
Nel mio kolkhoz sono felice,
lo senti che la mia vita è ricca e piena?
Mia oboe, tu devi cantare
più gaiamente, ancora più gaiamente.
11. FELICITÀ
Mezzosoprano solo
Con ardore ho afferrato il
braccio di mio marito,
io sono vecchia e vecchio è il mio amante, ma
così è la vita!
L'ho condotto al mio fianco a teatro
e ho riservato per noi due posti in platea.
Siamo rimasti seduti lì sino a notte inoltrata,
abbandonandoci a sogni di felicità,
di quella felicità che può godere la donna,
la moglie d'un ebreo, d'un calzolaio.
Mezzosoprano, soprano e
tenore
Oh! Oh! Oh! di quella
felicità che può godere
la donna, la moglie d'un ebreo, d'un calzolaio. Oh!
E a tutto il paese racconterò
il mio felice, radioso destino.
I nostri figli sono diventati dottori, dottori.
Al di sopra di noi scintilla una lucente stella!
Dottori, dei dottori sono diventati i nostri figli!
Una stella scintilla al di sopra di noi! Oh!
(1)
Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 20 gennaio 1996
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Ultimo aggiornamento 20 aprile 2012