E' del 1870 la composizione, che lo vede impegnato quale musicista di corte, di una Marcia-Inno rimasta inedita e dedicata pomposamente "A sua Maestà Vittorio Emanuele II Re d'Italia in occasione del suo ingresso in Roma - Viva Roma capitale d'Italia (A Roma!) - Marcia trionfale a piena orchestra". La trascrizione per pianoforte a quattro mani è inedita ed è inclusa nel secondo dei sette volumi di mie incisioni dedicate all'integrale dell'opera pianistica. Il manoscritto (quasi del tutto completo e ricostruito anche sulla base della partitura) è conservato nell'Archivio Sgambati presso la Biblioteca Casanatense di Roma. La marcia, in forma ABA, dopo una prima parte scritta nel tipico stile dell'età vittoriana ed umbertina, rivela nella sezione centrale caratteri di assoluta originalità, in quanto sovrappone, curiosamente, un canto fermo gregoriano ad un ostinato cromatico. La citazione di canti modali assume per Sgambati un valore simbolico recupero delle radici storiche oltre che di restaurazione, così come avverrà nel Prelude et fugue op. 6 (1876).
Francesco Caramiello