Leis' rudern hier, op. 25 n. 17

per voce e pianoforte

Musica: Robert Schumann (1810 - 1856)
Testo: Thomas Moore, tradotto da Freiligrath Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1840
Edizione: Kistner, Lipsia, 1840
Dedica: Clara Schumann
Testo (nota 1)

Leis' rudern hier, mein Gondolier,
leis', leis!
die Flut vom Ruder spriihn'n so leise lass,
dass sie uns nur vernimmt, zu der wir zieh'n!
Piano, piano devi remare qui, mio gondoliere,
piano, piano!
Fai che solo l'onda spruzzata dal remo così piano
sappia chi è colei dalla quale ci rechiamo.
O, kònnte, wie er schauen kann,
der Himmel redentraun,
er sprache vieles wohl von dem,
was Nachts die Sterne schau'n!
Leis', leis', leis', leis'!
Oh, potesse il cielo confidare
ciò che vede, certamente molte cose narrerebbe
di quanto la notte le stelle osservano!
Piano, piano, piano, piano!
Nun rasten hier, mein Gondolier, sacht, sacht!
Ins Boot die Ruder! sacht, sacht!
auf zum Balkone schwing' ich mich,
doch du hàlst unten Wacht.
E ora sosta qui, mio gondoliere,
adagio, adagio!
In barca i remi, adagio, adagio!
Io mi slancio sul balcone,
tu però rimani a guardia.
O, wollten halt so eifrig
nur dem Himmel wir uns weih'n,
als schòner Weiber Diensten trau'n,
wir kònnten Engel sein!
Sacht, sacht, sacht, sacht!
Oh, se con altrettanto zelo
ci consacrassimo al cielo
come ci dedichiamo al servizio di donne belle
potremmo diventare angeli!
Adagio, adagio, adagio, adagio!

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia;
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 15 gennaio 1971


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Ultimo aggiornamento 28 novembre 2016