Requiem für Mignon in do minore, op. 98/b

per soli, coro e orchestra

Testo delle parti vocali (nota 1)


VORWORT PREMESSA
Am Abend fanden die Exequien für Mignon statt. Die Gesellschaft begab sich in den Saal der Vergangenheit und fand denselben auf das sonderbarste erhellt und ausgeschmückt. Mit himmelblauen Teppichen waren die Wände fast von oben bis unten bekleidet, so dass nur Sockel und Fries hervorschienen. Auf den vier Candelabern in den Ecken brannten grosse Wachsfackeln, und so nach Verhältniss auf den vier kleineren, die den Sarkophag umgaben. Neben diesem standen vier Knaben, himmelblau mit Silber gekleidet und schienen einer Figur, welche auf dem Sarkophag ruhte, mit breiten Fächern von Straussenfedern Luft zuzuwehn. Die Gesellschaft setzte sich und zwei Chöre fingen mit holdem Gesang an zu fragen: La sera si svolsero le esequie di Mignon. La compagnia si recò nella Sala del Passato e la trovò stranamente illuminata ed addobbata. Le pareti erano rivestite pressoché dall'alto fin quasi in basso di tappeti azzurro-cielo, così che apparivano soltanto lo zoccolo e il fregio. Su quattro candelabri negli angoli ardevano quattro grandi candele di cera e altrettante in proporzione sui quattro più piccoli che circondavano il sarcofago posto nel mezzo.
Vicino a questo stavano quattro fanciulli, con vesti argentee ed azzurre, e sembravano ventilare dolcemente con larghi ventagli di struzzo una figura che giaceva sul sarcofago. La compagnia si sedette e due cori cominciarono a chiedere con canto soave;
N. 1 - CHOR N. 1 - CORO
Wen bringt ihr uns zur stillen Gesellschaft?
Einen müden Gespielen bringen wir euch; lasst ihn unter euch ruhn, bis das Jauchzen himmlischer Geschwister ihn dereinst wieder aufweckt!
Erstling der Jugend in unserm Kreise, sei willkommen! Mit Trauer, willkommen, mit Trauer willkommen! Dir folge kein Knabe, kein Mädchen nach! Nur das Alter nahe sich willig und gelassender stillen Halle, und in ernster Gesell¬schaft ruhe das liebe, liebe Kind, das liebe Kind!
Chi portate nella nostra silente compagnia?
Una compagna stanca di giochi vi portiamo; lasciatela riposare fra voi, finché il giubilo non la risvegli, il giubilo dei fratelli celesti.
O primizia di giovinezza, sii benvenuta fra noi! Con tristezza, la benvenuta! Ma che nessun fanciullo ti segua, nessuna fanciulla! Vecchiezza soltanto, spontanea e rassegnata, si avvicini al silenzioso portico, e qui nella raccolta compagnia riposi la cara, la cara fanciulla!
N. 2 - SOLO N. 2 - SOLI
Ach! wie ungern brachten wir ihn her!
Ach! und er soll hier bleiben! Lasst uns auch bleiben, lasst uns weinen, lasst uns weinen an seinem Sarge, an seinem Sarge! Ach! wie ungern brachten wir ihn her!
Ah, come a malincuore qui la portammo!
Ah, e qui deve restare! Lasciate restare anche noi, lasciateci piangere, piangere sulla sua tomba, sulla sua tomba! ah, come a malincuore qui la portammo!
N. 3 - CHOR N. 3 - CORO
Seht die mächtigen Flügel doch an! Seht das leichte, reine Gewand! wie blinkt die gold'ne, wie blinkt die Binde vom Haupt! Seht! seht! seht! Seht die schöne, würdige Ruh'!, seht die mächtigen Flügel doch an, seht das reine Gewand, die schöne würdige Ruh'! das reine Gewand! Ach! die Flügel heben sie nicht! im leichten Spiele flattert es nicht mehr, nicht mehr; Seht, wie blinkt die gold'ne Binde vom Haupte! als wir mit Rosen kränzten ihr Haupt, blickte sie hold und freundlich nach uns, Seht die Schöne Ruh'! blickte sie hold und freundlich nach uns.
Seht die Flügel doch an, Ach! die Flügel heben sie nicht! Schaut mit den Augen des Geistes hinan!
Guardate dunque le ali possenti! Guardate la lieve, candida veste! come brilla la benda d'oro, la benda sul capo!
Guardate, guardate il bello, degno luogo del suo riposo! ecc.
Ah, le ali non la sollevano! In libero gioco più non ondeggia la veste! non più, non più! Guardate come brilla la benda d'oro sul capo!
Quando di rose coronammo il suo capo, ella ci guardava benigna ed amica.
Guardate dunque le ali! Ah, le ali non la sollevano.
Guardate in alto con gli occhi dello spirito.
N. 4 - CHOR N. 4 - CORO
In euch lebe die bildende Kraft, die, das Schönste, das Höchste, hinauf über die Sterne das Leben trägt.
Aber ach! wir vermissen sie hier, in den Gärten wandelt sie nicht! Schaut hinan! wir vermissen sie hier, mit des Augen des Geistes hinan! wir vermissen sie hier, in den Gärten wandelt sie nicht, sammelt der Wiese Blumen nicht mehr.
Schaut hinan! Lasst uns weinen! wir lassen sie hier!
Lasst uns weinen und bei ihr bleiben! Schaut hinan!
In voi viva la forza creatrice che solleva in alto, oltre le stelle, quanto vi è di più grande, di più bello, la vita.
Ma qui ahimè noi sentiamo la sua mancanza, non più vaga per i giardini.
Guardate in alto! Ma qui noi sentiamo la sua mancanza, su con gli occhi dello spirito, ma qui noi sentiamo la sua mancanza, non più vaga per i giardini, non più coglie fiori nei prati. Guardate lassù! Lasciateci piangere! e rimanere presso di lei! Guardate lassù! Lasciateci piangere, la lasciamo qui.
Lasciateci piangere e rimanere presso di lei! Guardate lassù!
N. 5 - SOLO UND CHOR N. 5 - SOLI E CORO
Kinder, kehret in's Leben zurück! Eure Thränen trockne die frische Luft, die um das schlangelnde Wasser spielt Entflieht der Nacht! Tag und Lust und Dauer ist der Lebendiger Loos, Tag und Lust und Dauer ist der Lebend'gen Loos! Auf, wir kehren in's Leben zurück! Gebe der Tag uns Arbeit und Lust, bis der Abend uns Ruhe bringt, - Schlaf uns erquickt, und der Schlaf uns erquickt! Fanciulli, ritornate alla vita! Le vostre lacrime, le asciughi l'aria fresca che gioca intorno agli errabondi ruscelli! Fuggite la notte! Il giorno, il piacere, la durata sono dati in sorte ai viventi!
Suvvia, noi ritorniamo alla vita! Il giorno ci dia gioia e lavoro, finché la sera ci porti il riposo, e il sonno ci dia ristoro.
N. 6 - CHOR N. 6 - CORO
Kinder! eilet in's Leben hinan! In der Schönheit reinem Gewände begegne euch die Liebe mit himmlischem Blick und dem Kranz der Unsterblicheit!
Auf! wir kehren in's Leben zurück! Auf Kinder! eilet in's Leben hinan!
Fanciulli! affrettatevi, ritornate alla vita! Nella pura veste della bellezza vi venga incontro l'amore con sguardo celeste e con la corona dell'immortalità!
Suvvia, ritorniamo alla vita! Suvvia, Fanciulli! tornate alla vita.
(Traduzione di Luigi Bellingardi)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia;
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 25 maggio 1979


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Ultimo aggiornamento 13 luglio 2012