DAS ZÜGENGLÖCKLEIN | LA CAMPANA A MORTO |
Kling die Nacht durch, klinge, süßen Frieden bringe dem, für den du tönst! Kling in weiter Ferne, so du Pilger gerne mit der Welt versöhnst. |
Squilla nella notte, squilla, porta dolce pace a colui per cui suoni! Squilla lontano, lontano, che tu possa rappacificare col mondo i pellegrini. |
Aber wer will wandern zu den lieben andern, die vorausgewallt? Zog er gern die Schelle bebt er an der Schwelle, wann «Herein» erschallt. |
Ma chi vuole andare a raggiungere gli altri cari che lo hanno preceduto nel pellegrinaggio? Anche se ha tirato di buon grado il campanello, trema sulla soglia, quando risuona l'«avanti». |
Gilt's dem bösen Sohne, der noch flucht dem Tone, weil er heilig ist? Nein, es klingt so lauter, wie ein Gottvertrauter seine Laufbahn schließt. |
Suona per il figlio malvagio, che ancora maledice il rintocco, perché è santo? No, squilla con quella purezza, con cui chi confida in Dio chiude il corso della sua vita. |
Aber ist's ein Müder, den verwaist die Brüder, dem ein treues Tier einzig ließ den Glauben an die Welt nicht rauben, ruf ihn, Gott, zu Dir! |
Ma se è uno che è stanco, uno che i fratelli hanno abbandonato, a cui solo un animale fedele non ha permesso che gli fosse rubata la fede nel mondo, chiamalo, o Signore, a te! |
Ist's der Frohen einer, der die Freuden reiner Lieb' und Freundschaft teilt, gönn' ihm noch die Wonnen unter dieser Sonnen, wo er gerne weilt! |
Se è uno dei felici, che è partecipe delle gioie del puro amore e della sincera amicizia, concedigli ancora le delizie sotto questo sole, dove dimora volentieri! |
(Traduzione di Sergio Sablich) |