Wanderers Nachtlied (Canto notturno del viandante), op. 96 n. 3, D. 768

Lied per voce e pianoforte

Musica: Franz Schubert (1797 - 1828)
Testo: Wolfgang von Goethe Organico: voce, pianoforte
Composizione: luglio 1824 circa
Edizione: Lithographisches Institut, Vienna, 1828
Dedica: principessa Karoline von Kinsky
Guida all'ascolto (nota 1)

Composto attorno al 1822 il canto notturno del viandante è una visione soggettiva della natura panica e volutamente minacciosa, cara ai romantici: La pace è scesa su tutte le vette, su tutte le vette scorgeresti appena un sospiro. Gli uccelli tacciono, tacciono nel bosco. Attendi, attendi, presto riposerai anche tu.

Gioacchino Lanza Tomasi

Testo (nota 1)

WANDERERS NACHTLIED CANTO NOTTURNO DEL VIANDANTE
Über allen Gipfeln
Ist Ruh,
In allen Wipfeln
Spürest du
Kaum einen Hauch;
Die Vöglein schweigen im Walde.
Warte nur, balde
Ruhest du auch.
Sopra ogni altra vetta
c'è pace,
in ogni pianta
senti tu appena
uno spirar d'aria;
gli uccellini tacciono nel bosco.
Pazienta soltanto un po', presto
riposerai anche tu.
(Traduzione di Luigi Bellingardi)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 14 maggio 1975
(2) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 8 aprile 1988


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Ultimo aggiornamento 25 ottobre 2015