Trentaquattro Valses sentimentales, op. 80, D. 779


Musica: Franz Schubert (1797 - 1828)
  1. do maggiore
  2. do maggiore
  3. sol maggiore
  4. sol maggiore
  5. si bemolle maggiore
  6. si bemolle maggiore
  7. sol minore
  8. re maggiore
  9. re maggiore
  10. sol maggiore
  11. sol maggiore
  12. re maggiore
  13. la maggiore
  14. re maggiore
  15. fa maggiore
  16. do maggiore
  17. do maggiore
  18. la bemolle maggiore
  19. la bemolle maggiore
  20. la bemolle maggiore
  21. mi bemolle maggiore
  22. mi bemolle maggiore
  23. sol minore
  24. sol minore
  25. sol maggiore
  26. do maggiore
  27. mi bemolle maggiore
  28. mi bemolle maggiore
  29. mi bemolle maggiore
  30. do maggiore
  31. la minore
  32. do maggiore
  33. la bemolle maggiore
  34. la bemolle maggiore
Organico: pianoforte
Composizione: 1823 circa
Edizione: Diabelli, Vienna, 1825
Guida all'ascolto (nota 1)

Schubert scrisse una quantità rilevante di danze per pianoforte ispirate a ländler tedeschi e a motivi viennesi e scozzesi con lo scopo essenzialmente di allietare le serate trascorse con gli amici. Sono pezzi per pianoforte a due e a quattro mani che racchiudono il gusto e la sensibilità della Vienna borghese (lo spirito cosiddetto Biedermeier) con la musica dei suoi Caffeehäuser, dei suoi teatri, del suo Prater e delle sue sale da ballo. Qui più che altrove Schubert dimostra di essere musicista del suo tempo e del suo ambiente, in quanto si fa interprete di un mondo galante e spensierato che amava riunirsi e divertirsi all'insegna della buona musica. Il protagonista di questi incontri settimanali in casa di questo o quel personaggio importante della vita viennese era in un certo senso il compositore che improvvisava al pianoforte melodie semplici e spontanee, allegre e malinconiche, di tono popolaresco e aristocratico, tutte egualmente adatte ad essere danzate da ragazze e giovani della festosa compagnia. Così nacquero, ad esempio, le trentasei Danze originali per pianoforte dell'op. 9 pubblicate nel 1821 e i dodici Valzer dell'op. 18 raccolti in due volumi all'inizio del 1823 e indicativi di una cultura musicale di finissima eleganza.

In questo clima compositivo si inseriscono le trentaquattro Valses sentimentales, elaborate tra il 1823 e il 1824 e stampate nel 1825 a Vienna da Diabelli. Sono temi brevi e pieni di fascino, alternanti situazioni psicologiche diverse ed anche contrastanti fra di loro; la musica scorre tra cantabilità languorosa e ritmi vivaci, tra reminiscenze di illusioni perdute e idilli d'amore, tra dolori e gioie, tra follie ed estasi. Schubert dispiega la sua inesauribile vena inventiva per il piacere di una società che gli fu avara di beni e di una durevole sistemazione finanziaria. Le Valses piacquero ed ebbero un posto perferenziale nelle famose Schubertiadi, anche se le raccolte di Lieder dello stesso autore trovano risonanza più larga e profonda in terra germanica.


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 17 febbraio 1978


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Ultimo aggiornamento 6 settembre 2014