Diversamente che nella produzione di Brahms, in quella di Schubert i Lieder a più voci non sono numerosi e tra essi non ci sono veri miracoli (forse perché ogni genio non deve esagerare, e miracoli Schubert ne faceva, più che decine, a centinaia nei Lieder per voce sola, per non dire della musica da camera e sinfonica). In Des Tages Weihe (La benedizione della giornata, all'incirca La preghiera del mattino, del 1822), in un andamento un po' convenzionale, forse nato dalla convenzionalità del testo di autore ignoto, Schubert fissa come concetto centrale il "dankerfulltes Herz", "il cuore colmo di riconoscenza", del secondo verso, che la voce solista ripete alla fine del Lied, con accento commosso, prima del breve postludio.
Franco Serpa
DES TAGES WEIHE | LA BENEDIZIONE DEL GIORNO |
Schicksalslenker, blicke nieder Auf ein dankerfülltes Herz, Uns belebt die Freude wieder, Fern entfloh'n ist jeder Schmerz; |
O guidatore dei destini, guarda giù su un cuore pieno di gratitudine, la gioia ci ravviva, ogni dolore è fuggito lontano; |
Und das Leid, es ist vergessen, Durch die Nebel strahlt der Glanz Deiner Grösse unermessen, Wie aus hellem Sternenkranz. |
E la pena è dimenticata, tra le nebbie risplende la gloria della tua grandezza incommensurabile, come da una corona di chiare stelle. |
Liebevoll nahmst du der Leiden Herben Kelch von Vaters Mund, Darum ward in Fern und Weiten Dein' höchste Milde kund. |
Amorevolmente prendesti l'amaro calice delle pene dalla bocca del padre, perciò per ogni dove è nota la tua suprema clemenza. |
(Traduzione di Johannes Streicher) |