Sehnsucht (Nostalgia), op. 105 n. 4, D. 879

Lied per voce e pianoforte

Musica: Franz Schubert (1797 - 1828)
Testo: Johann Gabriel Seidl Organico: voce, pianoforte
Composizione: marzo 1826
Edizione: Czerny, Vienna, 1828
Testo (nota 2)

SEHNSUCHT NOSTALGIA
Die Scheibe friert, der Wind ist rauh,
Der nächt'ge Himmel rein und blau:
Ich sitz' in meinem Kämmerlein
Und schau in's reine Blau hinein!
Il vetro della finestra è di ghiaccio, il vento è aspro,
Il cielo di notte è nitido e azzurro:
Sto nella mia cameretta
e guardo fuori tutto quel puro azzurro!
Mir fehlt etwas, das fühl' ich gut,
Mir fehlt mein Lieb, das treue Blut;
Und will ich in die Sterne sehn,
Muss stets das Aug mir Übergehn!
Mi manca qualcosa, me ne rendo ben conto,
mi manca il mio amore, quella creatura fedele;
e se voglio guardare le stelle,
i miei occhi si riempiono di lacrime.
Mein Lieb, wo weilst du nur so fern,
Mein schöner Stern, mein Augenstern?!
Du weisst, dich lieb' und brauch' ich ja, -
Die Träne tritt mir wieder nah.
Amore mio dove sei ora, così lontano,
bella mia stella, stella dei miei occhi?
Tu sai, quanto ti amo e quanto ti desidero,
le lacrime mi inondano di nuovo il viso.
Da quält' ich mich so manchen Tag,
Weil mir kein Lied gelingen mag, -
Weil's nimmer sich erzwingen lässt
Und frei hinsäuselt, wie der West!
Giorni e giorni son rimasto così turbato,
perché non ho potuto mai intonare una canzone,
perché mai la mia musa può esser costretta
perché sempre libera deve sentirsi come il vento dell'ovest!
Wie mild mich's wieder grad durchglüht! -
Sieh nur - das ist ja schon ein Lied!
Wenn mich mein Los vom Liebchen warf,
Dann fühl' ich, das ich singen darf.
Ecco però che di nuovo mi sento rifiorire!
Ecco, ora sgorga una nuova canzone!
Quando il mio destino mi allontana dal mio amore,
sento allora che posso di nuovo cantare.
(Gabriel Seidl)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 4 gennaio 1991


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Ultimo aggiornamento 13 settembre 2014