E' un altro dei quattro Rückertlieder del 1820, ed uno fra i più stupendi dell'autore. Prima strofa: Tu sei la pace, la gioia quieta; tu il desiderio e quel che lo appaga, lo ti consacro con gioia e dolore, perché restino con te, gli occhi ed il cuore. Seconda strofa: Entra e chiudi l'uscio dietro di te. Togli il dolore da questo seno e che questo cuore sia colmo della tua gioia. Terza strofa: Questo volto, rischiarato dal tuo sguardo, colmalo appieno. Il desiderio schubertiano è assaporato, centellinato in una estasi solitaria per le prime due strofe, prorompe in invocazione, due volte ripetuta e con quanta finezza variata, nella terza.
Gioacchino Lanza Tomasi
Du bist die Ruh | Tu sei la pace |
Du bist die Ruh, Der Friede mild, Die Sehnsucht du, Und was sie stillt. |
Tu sei la pace, la dolce tranquillità, sei la nostalgia, e ciò che l'appaga. |
Ich weihe dir Voll Lust und Schmerz Zur Wohnung hier Mein Aug und Herz. |
A te io consacro piena di gioia e dolore, quale dimora gli occhi e il cuore. |
Kehr ein bei mir Und schliesse du Still hinter dir Die Pforte zu. |
Entra in me e richiudi in silenzio dietro a te la porta. |
Treib andern Schmerz Aus dieser Brust! Voll sei dies Herz Von deiner Lust. |
Allontana il dolore da questo petto! Pieno sia questo cuore della tua letizia. |
Dies Augenzelt, Von deinem Glanz Allein erhellt, O füll es ganz! |
Questo sguardo dal tuo solo splendore illuminato, riempilo tutto! |
(Traduzione di Pietro Soresina) |