Heidenröslein (Rosellina della landa), op. 3 n. 3, D. 257

Lied per voce e pianoforte

Musica: Franz Schubert (1797 - 1828)
Testo: Johann Wolfgang von Goethe Organico: voce, pianoforte
Composizione: Vienna, 19 agosto 1815
Edizione: Diabelli, Vienna, 1821
Dedica: Ignaz von Mosel
Guida all'ascolto (nota 1)

Formato da tre strofe con dimensioni contenute e con interventi pianistici che si limitano a uno scarno accompagnamento accordale e a una brevissima coda al termine di ogni strofa, Heidenröslein, scritto da Schubert all'età di diciotto anni su testo di Goethe presenta una melodia semplice e immediata di sapore popolare, che dà veste musicale alla gustosa schermaglia tra il giovane che raccoglie una rosellina selvatica, e la rosa stessa che lo punge.

Carlo Franceschi De Marchi

Testo (nota 2)

Heidenröslein Rosellina della landa
Sah ein Knab ein Röslein stehn,
Röslein auf der Heiden,
War so jung und morgenschön,
Lief er schnell, es nah zu sehn,
Sahs mit vielen Freuden.
Röslein, Röslein, Röslein rot,
Röslein auf der Heiden.
Vide un ragazzo una rosellina,
rosellina della landa,
era così giovane, bella come il mattino,
corse svelto per guardarla da vicino,
e la sua gioia fu tanta.
Rosellina, rosellina, rosellina rossa,
rosellina della landa.
Knabe sprach: Ich breche dich,
Röslein auf der Heiden!
Röslein sprach: Ich steche dich,
Daß du ewig denkst an mich,
Und ich wills nicht leiden.
Röslein, Röslein, Röslein rot,
Röslein auf der Heiden.
Il ragazzo disse: «Ti coglierò,
rosellina della landa!».
Rosellina disse: «Io ti pungerò,
così che tu pensi sempre a me,
non subirò la tua bravata».
Rosellina, rosellina, rosellina rossa,
rosellina della landa.
Und der wilde Knabe brach
's Röslein auf der Heiden;
Röslein wehrte sich und stach,
Half ihm doch kein Weh und Ach,
Mußt es eben leiden.
Röslein, Röslein, Röslein rot,
Röslein auf der Heiden.
E il rude ragazzo colse
la rosellina della landa;
la rosellina si difese e punse,
né ohi né ahi le valsero,
dovette subire e basta.
Rosellina, rosellina, rosellina rossa,
rosellina della landa.
(Traduzione di Roberto Fertonani)

(1) Testo tratto dal libretto inserito nel CD allegato al n. 81 della rivista Amadeus
(2) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Sala Casella, 19 febbraio 1997


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Ultimo aggiornamento 19 febbraio 2017