Schubert scrisse quarantacinque cori per voci maschili, diciannove cori per voci miste, sei cori per voci femminili e trentasei pezzi a più voci, con o senza accompagnamento. E' una produzione indicativa della felicità creatrice di Schubert in un genere - quello della lirica corale con accompagnamento pianistico - largamente praticato nella vita musicale viennese dei primi decenni del secolo scorso, quando la cosiddetta musica di evasione e di intrattenimento rivestiva un importante significato sociale. Del resto si sa che Schubert si dedicò con grande entusiasmo e passione alla musica da camera e al Lied, di cui resta il cantore più autenticamente romantico, anche per le difficoltà incontrate nell'esecuzione delle sinfonie e delle messe, che ebbero in buona parte molta risonanza solo dopo la morte dell'autore.
Gott der Weltschöpfer (Dio Creatore), su testo di J. P. UZ è in tempo Maestoso, inteso ad evidenziare il sentimento di ringraziamento verso il Dio «grande e buono» dei cristiani. Il coro ha una struttura omoritmica e si snoda secondo la tecnica del corale, vigorosamente sorretto da tutte le voci su una tessitura sonora ampia e spaziosa.
GOTT DER WELTSCHÖPFER | DIO, IL CREATORE DEL MONDO |
Zu Gott, zu Gott
flieg' auf, hoch über alle Sphären, jauchz'ihm, weitschallender Gesang, dem Ewigen! Er hiess das alte Nichts gebären; und sein allmächtig Wort war Zwang. Ihm, aller Wesen Quelle, werde von allen Wesen Lob gebracht, im Himmel und auf Erden Lob seiner weisen Macht, zu Gott flieg' auf, zu Gott flieg, auf, mein schallender Gesang! |
A Dio, A Dio io m'innalzo, al di sopra delle sfere celesti, a Lui si eleva un giubilante canto, all'Eterno! Con la sua voce ha creato il mondo dal nulla; e la sua parola onnipotente è divenuta legge. A Lui, sorgente di tutto il creato, viene innalzata lode da tutto il creato, in cielo e sulla terra lode della sua saggia potenza, a Dio m'innalzo, a Dio s'eleva il mio canto giubilante. |