Gli uccelli, P 154

Suite per piccola orchestra

Musica: Ottorino Respighi (1879 - 1936)
  1. Preludio - Allegro moderato (Bernardo Pasquini)
  2. La colomba - Andante espressivo (Jacques De Gallot)
  3. La gallina - Allegro vivace (Jean Philippe Rameau)
  4. L'usignolo - Andante mosso (anonimo inglese)
  5. Il cuccú - Allegro (Bernardo Pasquini)
Organico: 3 flauti (3 anche ottavino), oboe, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, 2 trombe, celesta, arpa, archi
Composizione: Febbraio 1928
Prima esecuzione: Sâo Paulo, Teatro Municipal, 6 giugno 1928
Edizione: Milano, Ricordi, 1928

Vedi al n. P 154a del 1928 la riduzione per pianoforte
Guida all'ascolto (nota 1)

La suite Gli uccelli di Onorino Respighi, composta nel 1927 ed eseguita per la prima volta nel giugno dello stesso anno al Teatro Municipal di San Paulo del Brasile, sotto la direzione dell'autore, si riallaccia alla serie fortunàtìssima delle Antiche arie e danze e, sotto un certo aspetto, anche a taluni lavori originali del compositore delle Fontane di Roma. In quanto unisce il gruppo di trascrizioni che ne forma la base con un filo conduttore d'ordine, per così dire, contenutistico. La scelta di Respighi si è qui indirizzata infatti a musiche dei secoli XVII-XVIII che per cembalo o liuto stilizzassero il canto o il verso degli uccelli, fermo peraltro restando il principio di tradurne i modi liberamente, sia per quel che riguarda gli sviluppi, che per l'apporto coloristico dell'orchestra moderna.

Già il Preludio introduce quel filo conduttore; unico dei cinque pezzi che si fondi su di una composizione puramente clavicembalistica [un Allegro di Bernardo Pasquini (1637-1710)], accenna tuttavia nel suo corso alcuni motivi tematici dei pezzi successivi. Quindi, ecco La Colomba, desunta da un brano del liutista francese Jacques de Gallot (sec. XVII). Segue La Gallina che trasferisce in orchestra una tra le più celebri pagine dei Pièces de Clavecin di Rameau (1633-1768), rispettandone l'impostazione sul verso del volatile sino all'epilogo, aggiunto dal trascrittore. La presenza di questi s'accentua maggiormente nel quarto movimento. Dell'esile trama lasciata da un anonimo inglese del Seicento, per raffigurare in musica l'Usignolo, Respighi ha svolto con eleganza canto e paesaggio, introducendovi anche la nota caricaturale di un wagneriano «mormorio della foresta» in miniatura. Chiude la suite l'elaborazione di un altro pezzo clavicembalistico di Pasquini, la ben nota "Toccata sul verso del cucco", che nella chiusa si riallaccia al Preludio.

Emilia Zanetti


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciazione, 31 gennaio 1960


I testi riportati in questa pagina sono tratti, prevalentemente, da programmi di sala di concerti e sono di proprietà delle Istituzioni o degli Editori riportati in calce alle note.
Ogni successiva diffusione può essere fatta solo previa autorizzazione da richiedere direttamente agli aventi diritto.


Ultimo aggiornamento 10 agosto 2012