Acque di Primavera (Vesennije vody), op. 14 n. 11

per voce e pianoforte

Musica: Sergej Rachmaninov (1873 - 1943)
Testo: Fjodor Tjutcev
Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1894 - 1896
Edizione: Gutheil, 1896
Dedica: Anna Ornatzkaya
Guida all'ascolto (nota 1)

Vessenije vody (Acque di primavera, op. 14 n. 11), è uno dei grandi canti di primavera della storia della musica. La poesia, come quella del Vàren di Grieg, descrive il risveglio e il disgelo del mondo, qui in fase molto più avanzata. Nella sua strepitosa esplosione di canto, poesia e pianoforte sembra unire l'entusiasmo del Lied di Wolf Er ist's (che dice, come questo: "Primavera sei qui!") e la cascata sonora della Frühlingsnacht di Schumann su poesia di Eichendorff. Liszt aveva trascritto per solo pianoforte il Lied di Schumann, e qui Rachmaninoff sembra prendere le mosse da quel pianismo che già a livello tecnico è espressione del contenuto poetico, e il cui virtuosismo è anche virtù. Magistrale, poco prima della fine, è il rallentamento riflessivo del tempo, con la voce che declama il verso "La primavera viene!" e il pianoforte che commenta con intimo slancio vocale. Poi la musica riparte vibrante dall'insinuante pianissimo di poderosi accordi: tutta l'arte del Concerto per pianoforte e orchestra, da Cajkovskij allo stesso Rachmaninoff, si mette al servizio di uno dei più inebrianti finali che la musica vocale da camera conosca, con il precipizio di ottave che sarà poi anche quello conclusivo del Terzo Concerto.

Cosi, circondati da testimoni di ogni altra forma, ecco musica e poesia che gettano ancora una volta alto il loro bouquet, a propiziare non solo il bis, ma sempre nuovi Lieder.

Erik Battaglia

Testo

Vessenije vody

Jeshchjo v poljakh belejet sneg,
A vody uzh vesnoj shumjat,
Begut i budjat sonnyj breg,
Begut i bleshchut, i glasjat.
Onl glasjat vo vse koncy:
"Vesna idet, Vesna idet!
My molodoj vesny goncy,
Ona nas vyslala vperjod.
Vesna idet, Vesna idet!"
I tikhlkh, teplykh majskikh dnej
Rumjanyj, svetlyj khorovod
Tolpitsja veselo za nej.
Acque di primavera

I campi sono ancora coperti di neve bianca,
Ma già ì torrenti sono in vena di primavera,
Corrono e svegliano le assonnate sponde,
Corrono e risplendono, e a gran voce
Annunciano alla terra intera:
"La primavera viene, viene la primavera!
Noi siamo gli araldi del suo arrivo,
È lei che ci ha mandato.
Primavera viene, viene la primavera!"
E i quieti, caldi giorni dì maggio
La seguono, in un gioioso,
Roseo girotondo.
(Traduzione di Erik Battaglia)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia;
Roma, Auditorium Parco della Musica, 13 novembre 2009


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Ultimo aggiornamento 6 dicembre 2015