Romeo e Giulietta, suite n. 3, op. 101


Musica: Sergej Prokofiev (1891 - 1953)
  1. Romeo presso la fontana - Andante amoroso
  2. Danza mattutina - Allegro
  3. Giulietta - Quasi allegretto
  4. La nutrice - Adagio scherzoso
  5. Serenata mattutina (aubade) - Andante giocoso
  6. Morte di Giulietta - Adagio
Organico: ottavino, 2 flauti, 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti, clarinetto basso, 2 fagotti, controfagotto, 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, basso tuba, timpani, grancassa, woodblock, rullante, triangolo, tamburello, glockenspiel, piatti, arpa, pianoforte, celesta, archi
Composizione: 1946
Prima esecuzione: Mosca, Sala Grande del Conservatorio "Ciajkovskij", 8 marzo 1946
Edizione: Muzfond, Mosca, 1947
Guida all'ascolto (nota 1)

Scritto tra il 1935 e il 1936, Romeo e Giulietta fu il primo balletto composto da Prokofev nella Russia sovietica, benché poi rappresentato la prima volta all'Opera di Brno, in Cecoslovacchia, nel dicembre del 1938. I quattro precedenti balletti (Il buffone, Le pas d'acier, Il figliol prodigo e Sul Dniepr) erano stati creati secondo quella concezione tipicamente parigina, che sottintendeva un'interpretazione coreografica non narrativa, ma piuttosto coreutico-ritmica. In Russia era invece più che mai in auge la tradizione romantica alla Cajkovskij, e Prokofev non mostrò alcuna difficoltà ad adattarvisi, così come non incontrò particolari problemi nello smussare le punte del suo linguaggio melodico ed armonico, lasciando al tempo stesso ampio spazio a una robusta vena lirica, che del resto era sempre stata componente fondamentale del suo mondo espressivo. Romeo e Giulietta risultò così, alla fine, il vero capolavoro ballettistico di Prokofev, che da esso trasse poi ben tre suites (opp. 64 bis e 64 ter, 1936; op. 101, 1946). L'ordine dei pezzi nelle varie suites non segue la successione narrativa della vicenda, ma è determinato esclusivamente da ragioni di opportunità musicale; è però anche molto frequente, sia in concerto che in disco, l'esecuzione di brani tratti dalle tre suites (e in particolare dalle prime due, che sono le più popolari) liberamente accostati secondo i gusti degli interpreti.

Anni dopo Prokofev arricchì di nuova musica il balletto, portandone a completamento la revisione nell'estate del 1946. Questa nuova edizione andò poi in scena il 22 dicembre successivo al Bolscioi di Mosca. Contemporaneamente il compositore approntava una Suite n. 3 di Romeo e Giulietta, che segnava come op. 101 e che è però assai meno eseguita delle prime due. Essa comprende: la variazione di Romeo, precedente il passo a due degli amanti che conclude il primo atto, la danza mattutina prima della rissa iniziale fra Capuleti e Montecchi, la variazione di Giulietta dopo la danza dei cavalieri (corrispondente al primo brano della Suite n. 2), un ritratto scherzoso della Nutrice, la serenata mattutina che prepara la breve Danza delle ragazze delle Antille nel terzo atto (penultimo brano della Suite n. 2), il suicidio di Giulietta sul cadavere di Romeo.


(1) "Dizionario dell'Opera 2008", a cura di Piero Gelli, edito da Baldini Castoldi Dalai editore, Firenze


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Ultimo aggiornamento 29 agosto 2019