Plati (I pilastri), op. 36 n. 5
per voce e pianoforte
Musica: Sergej Prokofiev (1891 - 1953)
Testo: Constantin Balmont
Organico:voce, pianoforte
Composizione: 1921
Edizione: Gutheil, Parigi, 1923
Nel lungo catalogo delle opere di Prokofiev i pezzi per canto
e pianoforte non occupano molto posto. Ce n'è tuttavia una dozzina che
basterebbe alla gloria d'un compositore: Il brutto anatroccolo,
dalla famosa novella di Andersen, le Cinque poesie di Anna Achmatova
e le Cinque poesie di
Balmont. Queste ultime, di cui fa parte quella oggi in
programma (I pilastri)
furono composte nel 1921, a stretto contatto col poeta, il
quale anzi ne scrisse una (La
farfalla) apposta per la musica di Prokofiev.
Simbolista e decadente, la poesia di Konstantin Balmont non
parrebbe sulla carta la più adatta alla natura di un Prokofiev. E
tuttavia in questo, come in parecchi altri casi, Prokofiev vinse la
scommessa di forza portando per così dire le immagini estetizzanti
oltre se stesse, attraverso la violenza della rappresentazione
musicale; eppure senza tradire il loro allucinato fervore. Estremamente
libera nei Pilastri,
come negli altri quattro pezzi del ciclo, è la forma; e altrettanto
libero è il linguaggio armonico. Ciò che decide è l'incisività
scultorea delle idee, il loro fulmineo à-propos, non la
presenza di una forma ben prestabilita e sapientemente realizzata.
Fedele D'Amico
I pilastri
(Versione libera dal testo originale russo)
Funeree colonne sulla riva di un mare.
Otto grandi pietre allineate.
Di tempo in tempo vi arriva un corteggio funebre, seguito da schiavi.
È l'autunno, cade la neve.
Appare talvolta una belva fulva o un uccello si posa su una pietra.
Quale strana forza attira questi animali?
Vengono, esitano, cercano di fuggire, fanno qualche passo e stanche di
vivere cadono morte.
Funeree colonne, sulla riva di un mare.
Da secoli. O magia!
Quale sacrilegio condanna questi antichi pilastri?
Quale voce lugubre ripete queste parole?
«Troppo tardi. Silenzio. Vendetta. Odio, odio».
(1)
Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia;
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 23 febbraio 1962
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Ultimo aggiornamento 1 luglio 2016