Suite n. 2 dal balletto "Cenerentola", op. 108


Musica: Sergej Prokofiev (1891 - 1953)
  1. I sogni di Cenerentola - Andante dolce
  2. Lezione di danza e gavotta - Allegretto
  3. La Fata della primavera e la Fata dell'estate - Presto, Andante sognando
  4. Bourrée - Allegro pesante
  5. L'arrivo al ballo di Cenerentola - Allegro, Andante
  6. Grande valzer - Allegretto
  7. Galop - Presto, Allegro marcato
Organico: ottavino, 2 flauti, 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti, clarinetto basso, 2 fagotti, controfagotto, 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, basso tuba, timpani, piatti, grancassa, rullante, tamburo basco, triangolo, maracas, castagnette, campane tubolari, celesta, pianoforte, 2 arpe, archi
Composizione: 1946

Guida all'ascolto (nota 1)

Il balletto Cenerentola, composto nel 1946, è il secondo dei balletti scritti in Russia da Prokofev dopo il suo rientro definitivo in patria nel 1932. Come già aveva fatto col precedente Romeo e Giulietta, Prokofev ricavò poi dalla composizione tre suites da concerto. Musicalmente, Cenerentola presenta una grande ricchezza di spunti lirici e amorosi, cui si accompagnano una garbata ironia, colorata talvolta di inflessioni genuinamente umoristiche, un'orchestrazione brillante, godibilità melodica e una grande vivacità ritmica. La musica caratterizza la protagonista con tre temi: il primo allude alla Cenerentola maltrattata, il secondo alla Cenerentola candida dei sogni ad occhi aperti, e il terzo, ampiamente melodico, alla Cenerentola innamorata e felice. Oltre ai caratteri della fanciulla Prokofev cerca di esprimere quelli del padre pavido, della crudele matrigna, delle sorelle perfide e beffarde, del principe giovane e ardente, in modi immediatamente comprensibili e conformi alla tradizione del balletto classico, ovvero romantico. Commissionata a Prokofev dal Teatro Kirov di Leningrado e terminata nell'estate del 1944, Cenerentola andò in scena la prima volta al Teatro Bolscioi di Mosca il 21 novembre 1945.

Nel primo brano della Suite n. 2 Cenerentola sogna: il tema della felicità è seguito da un motivo del flauto, pensoso e malinconico; l'immaginazione trasporta la fanciulla in un lontano mondo di favola; alle frasi isolate di una gavotta subentra un ritmo di valzer, una tenera melodia che prefigura l'incontro col principe; poi tutto svanisce. Il secondo brano unisce due gavotte, l'una per la lezione di danza impartita dal maestro alle goffe sorelle, l'altra ballata da Cenerentola con grazia e leggerezza. La Fata della primavera e la Fata dell'estate sono convenientemente illustrate, nel brano seguente, da un Presto e da un Andante sognando. La Bourrée è una vigorosa danza di cortigiani. L'arrivo al ballo di Cenerentola è distesamente accompagnato dal tema della felicità. Il Grande valzer segna l'incontro con l'amore. E infine il Galop è quello che nel terzo atto è ballato del principe e che viene interrotto due volte per l'incontro con alcune belle di paesi stranieri, venute a provare la scarpetta.


(1) Testo tratto dal Repertorio di Musica Classica a cura di Pietro Santi, Giunti Gruppo Editoriale, Firenze, 2001


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Ultimo aggiornamento 23 novembre 2017